Di Redazione William Hill News
17 Giugno 2025
La Coppa del Mondo per Club FIFA 2025 entra nel vivo. Questa competizione abbandona il vecchio formato a sette squadre per adottarne uno a 32 partecipanti, ricalcando la formula della Coppa del Mondo per nazionali. Al torneo prendono parte le migliori formazioni delle sei confederazioni internazionali, qualificatesi per meriti sportivi, ovvero vincendo la massima competizione continentale o posizionandosi in alto nel ranking quadriennale. È proprio attraverso il ranking UEFA che Inter e Juventus hanno ottenuto il pass per rappresentare l’Italia.
L’obiettivo della FIFA è creare un evento quadriennale in grado di competere per prestigio e impatto mediatico con la Champions League, centralizzando l’attenzione globale con un format riconoscibile e un montepremi significativo. Tuttavia, questa ambizione ha sollevato critiche da parte di organi come la FIFPro, preoccupati per l’eccessiva densità del calendario e l’impatto sulla salute dei calciatori, evidenziando le tensioni dietro la riorganizzazione del calcio mondiale. Per Inter e Juventus, partecipare a questo torneo significa prendere parte a un evento che potrebbe ridisegnare le gerarchie del calcio per club.
L’esordio delle Italiane: appuntamenti e orari
I tifosi italiani dovranno adattarsi ai fusi orari statunitensi per seguire il debutto delle loro squadre, con entrambe le gare inaugurali fissate nel cuore della notte.
PROGRAMMA DEGLI INCONTRI
- Monterrey vs. Inter: Mercoledì 18 giugno, ore 03:00 (notte tra 17 e 18), Los Angeles, Rose Bowl Stadium.
- Al-Ain vs. Juventus: Giovedì 19 giugno, ore 03:00 (notte tra 18 e 19), Washington D.C., Audi Field.
Monterrey vs. Inter (Gruppo E)
L’Inter si presenta al Mondiale per Club in un momento di profonda transizione. La fine del ciclo di Simone Inzaghi, segnata dalla delusione nella finale di Champions League persa malamente contro il Paris Saint-Germain, ha aperto le porte all’era di Cristian Chivu. Per l’ex difensore, si tratta di un debutto assoluto su una panchina di questo livello. Chivu ha sottolineato l’importanza dei “principi di gioco” più che dei moduli, suggerendo un’evoluzione del consolidato 3-5-2. La sua sfida principale sarà ricompattare un gruppo mentalmente provato.
Lo stato di forma è condizionato da assenze pesanti: Denzel Dumfries è fermo per un affaticamento muscolare, mentre Hakan Calhanoglu, Yann Bisseck e Pio Esposito hanno svolto lavoro differenziato e non saranno della partita. A questi si aggiungono l’infortunio di lunga data di Valentín Carboni e l’indisponibilità di Mehdi Taremi, bloccato a Teheran e impossibilitato a raggiungere l’Inter negli Stati Uniti.
L’Avversario – I Rayados di Monterrey
Il primo ostacolo per l’Inter è il CF Monterrey, qualificato come vincitore della CONCACAF Champions League 2021 e alla sua sesta partecipazione al torneo. Anche i messicani hanno un nuovo allenatore, lo spagnolo Domènec Torrent, storico vice di Pep Guardiola. Torrent sta implementando una filosofia basata sul possesso palla, ma ha ammesso che la squadra non è ancora al massimo del suo potenziale tattico. La rosa, tuttavia, è un mix di talento ed esperienza, con la difesa guidata dalla leggenda Sergio Ramos. A centrocampo spiccano gli spagnoli Sergio Canales e Óliver Torres, mentre l’attacco può contare su Lucas Ocampos e Jesús “Tecatito” Corona, entrambi con un passato di successo in Europa.
Probabili Formazioni
- Monterrey (4-3-3): Andrada; Medina, Chavez, Sergio Ramos, Arteaga; Deossa, Fimbres, Canales; Corona, Berterame, Ocampos. All: D. Torrent.
- Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, de Vrij, Bastoni; Darmian, Sucic, Barella, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro Martínez, Thuram. All: C. Chivu.
Al-Ain vs. Juventus (Gruppo G)
La Juventus approccia il torneo all’insegna della continuità, con la conferma di Igor Tudor e del suo sistema di gioco 3-4-2-1, basato su aggressività e verticalità. L’obiettivo dichiarato è andare più avanti possibile, anche per ragioni economiche.
Anche in questo caso non mancano gli indisponibili: il reparto difensivo è il più colpito, con le assenze dei lungodegenti Bremer e Juan Cabal. Anche il secondo portiere Mattia Perin è indisponibile. Le condizioni di giocatori chiave come Manuel Locatelli, Federico Gatti e Teun Koopmeiners sono in forte dubbio, e Tudor potrebbe decidere di non rischiarli. Questa situazione costringerà il tecnico a reinventare la difesa, con il probabile reintegro di Daniele Rugani.
L’Avversario – L’Al-Ain, “Il Leader” degli Emirati
L’avversario della Juventus è l’Al-Ain FC, club più titolato degli Emirati Arabi Uniti e vincitore della AFC Champions League 2023-24. La squadra ha già raggiunto una finale nel 2018, persa contro il Real Madrid. Guidata dal tecnico serbo Vladimir Ivić, l’Al-Ain adotta un approccio pragmatico e difensivista, puntando a creare squadre compatte e letali in contropiede. I pericoli maggiori arrivano dal marocchino Soufiane Rahimi, stella della squadra, e dal centravanti togolese Kodjo Laba, specialista nel gioco aereo.
Probabili Formazioni
- Al-Ain (4-3-3): Rui Patricio; Al-Ahbabi, Cardoso, Kouadio, Erik; Park Yong-woo, Yahia Nader, Matias Palacios; Kaku, Kodjo Laba, Soufiane Rahimi. All: V. Ivić.
- Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio; Gatti, Kalulu, Savona; Weah, Thuram, Locatelli, Cambiaso; Yildiz, Koopmeiners; Kolo Muani. All: I. Tudor.
Rischio “Derby d’Italia”
Il cammino delle italiane dipenderà dal superamento della fase a gironi, dove le prime due di ogni gruppo passano agli ottavi.
- Gruppo E (Inter): Un girone complesso con River Plate (Argentina), Monterrey (Messico) e Urawa Red Diamonds (Giappone). Il River Plate è il rivale più accreditato per il primo posto.
- Gruppo G (Juventus): Girone polarizzato con Manchester City (Inghilterra), Al-Ain (Emirati Arabi Uniti) e Wydad Casablanca (Marocco). Il City di Guardiola è il favorito assoluto, con la Juventus come seconda forza.
Il tabellone della fase a eliminazione diretta è già predeterminato e presenta una possibilità intrigante: qualora Inter e Juventus vincessero i rispettivi gironi (o arrivassero entrambe seconde) e superassero gli ottavi, si scontrerebbero in un “Derby d’Italia” ai quarti di finale. Questa prospettiva aggiunge un’enorme posta in gioco alla fase a gironi, trasformando la lotta per il primato in una potenziale corsa per determinare un derby di portata mondiale.
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