Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 10 Giugno 2025
Doveva essere la serata della scossa. L’ultima per Luciano Spalletti, la prima di un nuovo ciclo, almeno nell’intenzione. Invece Italia-Moldova si è chiusa con una vittoria per 2-0 che non racconta nessun cambiamento. Gli Azzurri fanno il minimo sindacale e anche qualcosa in meno: vanno in gol con Raspadori e Cambiaso, ma rischiano troppo contro un avversario fragile, che crea occasioni e non affonda solo per limiti propri. Il pubblico canta, ma la prestazione non segue l’umore. E la classifica resta complicata.
La cronaca del match: gli Azzurri vincono ma non convincono
L’Italia parte contratta. Dopo una manciata di minuti Nicolaescu segna per la Moldova, ma il VAR annulla per fuorigioco. Il segnale è chiaro: basta poco per metterci in difficoltà. La squadra si muove lenta, imprecisa, con una costruzione piatta. Tonali prova la conclusione da casa sua e la palla finisce in curva, Retegui ha spazio per girarsi ma calcia fuori, Ranieri sfiora il palo da pochi passi.
Il vantaggio arriva al 40’. Azione sulla sinistra, cross di Ranieri, respinta corta della difesa moldava, e Raspadori la infila di destro sul primo palo. Un lampo che sblocca il punteggio ma non la partita. Prima dell’intervallo Donnarumma deve volare su un tiro da fuori di Reabciuk, salvare su Ionita e ringraziare Dimarco per il salvataggio sulla linea su colpo di testa di Dumbravanu.
Nel secondo tempo fuori Dimarco e Ricci, dentro Orsolini e Barella. Orsolini allarga sulla destra, parte in progressione e cerca il centro. Il pallone arriva a Cambiaso, che calcia e segna: 2-0 al 55′. Ma non è il colpo che chiude la partita. La Moldova continua ad attaccare, va vicina al gol con Platica e Postolachi, Donnarumma ci mette i guanti ancora almeno tre volte. Ranieri esce per infortunio, entra Coppola. Il risultato non cambia, ma la sensazione è che l’Italia abbia fatto il minimo e non sia riuscita neanche a gestirlo bene.
Risultati della quarta giornata del girone I
- Norvegia – Estonia: 1-0
- Israele – Bielorussia: 2-1
- Italia – Moldova: 2-0
Classifica del girone I
- Norvegia – 12 pt (4 PG, DR +10)
- Israele – 6 pt (3 PG, DR +3)
- Italia – 3 pt (2 PG, DR -1)
- Estonia – 3 pt (4 PG, DR -3)
- Bielorussia – 3 pt (3 PG, DR -3)
- Moldova – 0 pt (4 PG, DR -6)
Contro la Moldova: confronto diretto
- Norvegia – Moldova: 5-0
- Estonia – Moldova: 3-2
- Bielorussia – Moldova: 1-0
- Italia – Moldova: 2-0
Troppo poco. Il confronto diretto con le altre rivela un dato netto: tutte hanno segnato di più o vinto con lo stesso margine, ma senza subire quanto ha subito l’Italia. La differenza reti potrebbe diventare decisiva nella corsa al secondo posto, e l’Italia oggi ha la peggior difesa tra le prime tre del girone.
Playoff: un’eventualità legata alla Nations League
L’Italia è stata eliminata ai quarti della Nations League 2024/25. È risultata la quinta squadra del ranking, alle spalle delle quattro partecipanti alle Finals: Portogallo, Spagna, Francia e Germania.
Il regolamento prevede che le quattro migliori squadre della Nations League non qualificate direttamente ai Mondiali possano accedere agli spareggi. Se anche solo una delle squadre che ha disputato la Final Four vince il proprio girone di qualificazione, libera un posto. In quel caso, l’Italia, essendo la prima esclusa da quel gruppo, rientrerebbe nella lista delle ripescabili.
Non è una garanzia, ma una possibilità subordinata a incastri esterni. Servirà guardare anche agli altri gironi, oltre che al proprio.
Spalletti saluta, Ranieri o Pioli i possibili sostituti
Quella contro la Moldova è stata l’ultima partita di Luciano Spalletti alla guida della Nazionale. Nessuna scena d’addio, nessun gesto teatrale. Solo la fine di un’esperienza breve e zoppicante. Una gestione mai veramente entrata nel cuore del gruppo né in quello del pubblico, senza momenti realmente memorabili.
Il nome che circola da settimane per il dopo-Spalletti è quello di Claudio Ranieri. Un profilo esperto, stimato, capace di lavorare con gruppi in difficoltà. Ma al momento non ci sono firme, né comunicazioni ufficiali. È un’opzione forte, concreta, ma resta da finalizzare. Ecco perché rimane caldo anche il nome di Stefano Pioli, che piace però anche alla Fiorentina ed è attualmente sotto contratto con l’Al-Nassr.
Chiunque prenderà il timone si troverà davanti una situazione da correggere in fretta. La classifica non aspetta, il margine d’errore purtroppo per noi è finito.
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