Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 11 Giugno 2023
Il Cagliari torna in Serie A dopo un anno di transizione nel campionato cadetto grazie a una rete al 94′ di Pavoletti, che gela i quasi 60 mila tifosi del San Nicola di Bari. Ennesima impresa di Claudio Ranieri, in lacrime al fischio finale.
Dopo l’1-1 dell’andata, è il Cagliari a dover cercare la vittoria a tutti i costi, visto che in caso di parità sarebbe il Bari a conquistare la promozione in virtù del miglior piazzamento in campionato. Nei primi 45 minuti di gioco, il Cagliari va più volte vicino al gol: al 27’, sugli sviluppi di un corner, Maita rischia l’autogol e viene salvato dalla traversa, al 37’ Caprile si supera su un colpo di testa di Di Pardo. Nella ripresa il Bari sfiora subito il gol: al 46’ Ricci riceve palla da Esposito e fa partire un sinistro che scheggia il palo esterno. I pugliesi sono più vivi rispetto al primo tempo, ma al 74’ arriva un’occasione per il Cagliari con un colpo di testa di Dossena neutralizzato da Caprile. All’83’ è Folorunsho del Bari che ci prova ma colpisce il palo. Quando ormai la partita si avvia verso lo 0-0 che premierebbe i pugliesi, al quarto minuto di recupero la squadra di Ranieri realizza il gol vittoria con Pavoletti su cross perfetto di Zappa. Il Cagliari si aggiunge così a Frosinone e Genoa, già promosse in Serie A al termine della regular season.
Le parole di Ranieri
“Si prova una grande liberazione, perché Cagliari per me è tutto. Tanti anni fa sono diventato allenatore qui, mi ha permesso di girare l’Europa. Sarò sempre grato a questa terra, a questo popolo. Il venire qui era pieno di dubbi, perché penso “Se va male, perché sporcare la favola che ho dentro al cuore?”, poi Gigi Riva disse “Claudio è uno di noi”, così ho pensato “Ma perché essere egoista? Il Cagliari è in difficoltà, quindi buttiamoci nella mischia”. Ogni sconfitta però era un colpo al cuore: non centrare la promozione mi avrebbe distrutto, per cui mi sento liberato. Dopo aver vinto la Premier ho pensato che quello che mi è successo a Cagliari non lo dimenticherò mai. Metto dentro anche questa perla tra le più grandi gioie della mia carriera”.
“Un altro miracolo? Mettetemi ancora pressione anche a Cagliari, già me la metto io, figuriamoci. L’importante è far bene e fare una squadra adeguata perché dobbiamo salvarci: questo è il messaggio che il presidente dirà a tutti. Abbiamo dietro un popolo, non solo chi viene allo stadio ma un intero popolo, in Sardegna e fuori che trepida per noi. Li voglio ringraziare: essere andati in Serie A è una cosa meravigliosa. Anche sullo 0-0 ho visto una grande squadra, le parate del loro portiere ci hanno colpito ma non affondato. La salvezza? Un po’ alla volta, oggi abbiamo fatto il primo passo. Da Cagliari ho preso l’essere discreto, stare al posto mio”.
Il tabellino di Bari-Cagliari
BARI (4-3-1-2): Caprile; Dorval, Di Cesare (64′ Zuzek), Vicari, Mazzotta (46′ Ricci); Maita, Maiello, Benedetti; Morachioli (73′ Molina); Esposito (64′ Ceter) (79′ Folorunsho), Cheddira. All. Mignani.
CAGLIARI (4-3-1-2): Radunovic; Di Pardo (67′ Prelec), Dossena (82′ Viola), Obert, Azzi (82′ Azzi); Zappa, Makoumbou, Deiola; Lella (68′ Mancuso); Lapadula, Luvumbo (89′ Pavoletti). All. Ranieri.
Arbitro: Guida
Marcatore: 94′ Pavoletti
Ammoniti: Dorval (B), Maita (B), Luvumbo (C), Benedetti (B), Folorunsho (B), Mancuso (C)
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