Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 16 Maggio 2022
Il Giro d’Italia osserva oggi il giorno di riposo dopo la nona tappa disputata domenica 15 maggio. Come da previsioni, la Isernia-Blockhaus ha rivoluzionato la classifica generale per via dei 5 Gran Premi della Montagna, su tutti il temibile Blockhaus, sul quale è stato protagonista assoluto Jai Hindley. Il ciclista australiano, abruzzese di adozione, dopo aver sfiorato il successo finale nel 2020 si conferma nel gruppo dei migliori insieme ai vari Richard Carapaz, Mikel Landa, Romain Bardet, Joao Almeida e Domenico Pozzovivo, ma alla fine con uno sprint decisivo si assicura una delle tappe più dure dell’intera corsa.
La maglia rosa resta sulle palle di Juan Pedro Lopez, che paga però lo scotto delle pendenze più ardue oltre che uno scontro con Sam Oomen con tanto di lancio di borraccia. Pagano dazio anche Tom Dumoulin, Giulio Ciccone, Simon Yates, Wilco Kelderman, Pello Bilbao e Lennard Kamna, mentre Vincenzo Nibali e Alejandro Valverde si difendono tutto sommato bene. Di seguito la classifica generale aggiornata dopo 9 frazioni e il programma delle prossime tappe.
Giro d’Italia 2022: la classifica generale
1 Juan Pedro Lopez Perez (TFS) in 37h52’01”
2 Joao Pedro Goncalves Almeida (UAD) +12”
3 Romain Bardet (DSM) +14”
4 Richard Carapaz (IGD) +15”
5 Jai Hindley (BOH) +20”
6 Guillaume Martin (COF) +28”
7 Mikel Landa Meana (TBV) +29”
8 Domenico Pozzovivo (IWG) +54”
9 Emanuel Buchmann (BOH) 1’09”
10 Pello Bilbao Lopez De Armentia (TBV) +1’22”
13 Vincenzo Nibali (AST) +3’04”
Giro d’Italia 2022: le prossime tappe
Dopo il lunedì di riposo, la corsa riprenderà domani con la Pescara-Jesi, di 196 km. Si tratta di una tappa divisa in due parti, la prima pianeggiante lungo la statale adriatica con qualche difficoltà nell’attraversamento dei centri abitati, mentre la seconda è caratterizzata da salite piccole, medie, ma anche veri e propri muri. Inoltre, in questa parte le strade si restringono diventando al contempo più ripide scalando Civitanova Alta fino a Crosette di Montecosaro, Recanati, Filottrano, Santa Maria Nuova e Monsano. Da lì in poi 9 km all’arrivo scendendo verso il centro abitato di Jesi con arrivo pianeggiante e in rettilineo.
Mercoledì 18 maggio si va, invece, da Santarcangelo di Romagna a Reggio Emilia per un totale di 203 km. Si tratta della seconda tappa più lunga della corsa, ma è una frazione di riposo con dislivello minimo (480 metri) e che sostanzialmente si svolge per intero su strade di pianura. Le difficoltà potrebbero sorgere nell’attraversamento dei centri abitati con rotatorie, spartitraffico e altri arredi urbani. Rettilineo finale di 350 metri con larghezza di 7.
Giovedì 19 maggio si corre invece la dodicesima tappa, che da Parma porta a Genova per un percorso totale di 204 Km. Si tratta di una tappa appenninica impegnativa, con due salite e l’ingresso nel capoluogo ligure che avviene attraverso il nuovo Ponte di San Giorgio. Da Parma la frazione sale costantemente con pendenze dolci lungo la Valle del Taro fino a Passo del Bocco. Poi la lunga discesa impegnativa fino a Carasco dove si risale la val Fontanabuona. L’arrivo è pianeggiante con gli ultimi 2 km di rettilinei e una sola curva.
Il 20 maggio la carovana del Giro partirà da Sanremo per concludere la tredicesima tappa a Cuneo. Saranno 150 km totali con una sola salita, quella del Colle di Nava (11 km), con parte finale pianeggiante con ostacoli di traffico cittadino. La frazione si segnala anche per il passaggio in gallerie illuminate.
Sabato 21 maggio tocca alla Santena-Torino, quattordicesima tappa del Giro. Si tratta di una frazione breve (la più corta se si eccettuano le crono), di 147 km, ma intensa con 3.000 metri di dislivello e due salite con pendenze fino al 20%. L’unica parte pianeggiante è quella iniziale, ovvero i primi chilometri da Santena fino ai piedi della prima salita. Poi si scala il versante di Rivodora di Superga e si entra in un circuito di 36,4 km da percorrere due volte: si scalano la Collina di Superga (5 km con 10% di pendenza e punte del 14%) e il Colle Maddalena (bosco a carreggiata ristretta con pendenze fino al 20%). Il finale è in discesa fra strade strette e pianura verso l’arrivo. Dopo l’ultimo chilometro, dentro Torino, la strada si allarga.
La quindicesima tappa, l’ultima di questa settimana, si corre domenica 22 maggio con paetenza da Rivarolo e arrivo a Cogne dopo 178 km. La frazione ha un dislivello di poco inferiore ai 4.000 metri e consta di tre lunghe salite, l’ultima da oltre 22 km. La prima parte si staglia tutta tra Canavese e la Valle della Dora Baltea, per arrivare fino alle porte di Aosta con le tre salite Pila, Verrogne e l’ascesa finale a Cogne. Si tratta di strade ampie e in buone condizioni con tanti tornanti e discese in grado di raggiungere velocità elevate. L’ultima salita, di oltre 22 km, si presenta inizialmente impegnativa, poi diventa un lungo falsopiano fino all’arrivo.
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