Di Redazione Gianluca Di Marzio
25 Marzo 2022
È sempre più calciomercato, nonostante la stagione calcistica sia entrata nella fase conclusiva, quella ormai decisiva. Ma per certi affari – e quello che ha come protagonisti la Juventus e Antonio Rudiger è uno di questi – il tempo scorre ancora più velocemente e le tempistiche risultano quasi fondamentali nel buon esito o meno delle operazioni.
Parliamo ovviamente degli affari che riguardano i giocatori in scadenza a giugno e dunque già liberi di legarsi a qualsiasi altro club a parametro zero, con la sosta per gli impegni delle nazionali che ha permesso ai club di intensificare colloqui e trattative. Ma a che punto è l’affare Juventus-Rudiger, difensore in scadenza col Chelsea? Ecco come stanno le cose allo stato attuale…
La Juve tenta il colpo Rudiger a zero
Un difensore di primo livello, forte ed esperto, per dare nuova linfa al reparto arretrato a partire dalla prossima stagione, meglio ancora se a parametro zero. Occasioni che a volte offre il calciomercato e che, in questo caso, la Juventus sta provando a non lasciarsi sfuggire. La società bianconera ha messo nel mirino Antonio Rudiger, difensore centrale classe 1993 in scadenza di contratto a giugno con il Chelsea: un profilo, secondo i dirigenti bianconeri, ideale per far compiere un ulteriore salto di qualità al reparto arretrato della squadra di Max Allegri, che a partire dalla prossima stagione potrebbe subire dei cambiamenti e che comunque deve fare i conti con l’età avanzata di alcuni dei suoi attori principali, Giorgio Chiellini su tutti. Ecco allora che l’idea Rudiger con il passare delle settimane si è trasformata in qualcosa di più concreto, fino a diventare una vera e propria trattativa.
Priorità al Chelsea. Ma senza cambio di proprietà…
Ma come stanno oggi le cose? La Juventus ha messo sul tavolo della trattativa una proposta contrattuale ed economica importante e Antonio Rudiger ha anche dato la sua disponibilità di massima al trasferimento in Italia: il centrale tedesco, però, prima di intensificare ogni colloquio ha chiaramente fatto intendere di voler dare priorità al Chelsea e dunque attende di conoscere le evoluzioni che riguardano la società londinese, che al momento naviga in acque difficilissime viste le sanzioni imposte dal Governo britannico a Roman Abramovich. Un eventuale cambio di proprietà in tempi brevi potrebbe sicuramente favorire la trattativa per il rinnovo e spingere Rudiger verso la permanenza al Chelsea. In caso contrario, invece, la Juventus sarebbe in pole.
Real e Bayern, ma la “rivale” per la Juve è il Chelsea
La vera “rivale” nella corsa ad assicurarsi Antonio Rudiger per la Juventus è infatti proprio il Chelsea, visto che il giocatore – sia per riconoscenza, sia perché si trova bene a Stamford Bridge – vuole dare priorità ai Blues. Sul centrale tedesco ci sono anche gli interessi di altri due top club mondiali come Real Madrid e Bayern Monaco, ma al momento è più difficile ipotizzare un trasferimento in Spagna o in Germania per Rudiger. Il bivio davanti al quale si trova adesso il difensore tedesco è chiaro: attendere il Chelsea, con la speranza che si sblocchi nel più breve tempo possibile la situazione legata alla cessione del club e si possa iniziare a discutere del rinnovo, o entrare sempre più nel vivo con la Juventus.
Richieste economiche molto elevate
Tra la Juventus e l’entourage di Antonio Rudiger i contatti sono “vivi” da tempo, tanto che si è anche entrati nel dettaglio, affrontando discorsi relativi a cifre e durata del contratto. I bianconeri hanno già messo sul tavolo la loro proposta, ma Rudiger ha richiesto cifre molto elevate, un ingaggio in linea con quello percepito dai difensori big della Premier League, in stile Virgil Van Dijk per avere un’idea. Eventualmente, dunque, si dovrebbe lavorare per cercare l’intesa economica che ancora non c’è, con la Juventus che dovrebbe aumentare l’offerta già presentata. Trattandosi di un giocatore che arriverebbe dall’estero, il club avrebbe anche dei benefici fiscali grazie al Decreto crescita, a patto che il calciatore in questione rimanga almeno due anni in Italia: un fattore questo che potrebbe anche spingere la Juve verso uno “sforzo” economico ulteriore.
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