Di Alfredo Pedullà
3 Gennaio 2022
Lunedì 3 gennaio: la chiamano, da sempre, la sessione di riparazione del calciomercato. In realtà, dentro il contenitore c’è di tutto e di più: i sogni di chi vuole vincere lo scudetto, di chi non può permettersi di restare fuori dalla zona Champions, di chi insegue a sorpresa un posto in Europa League e di chi deve maledettamente salvarsi perché il paracadute per chi va in Serie B sarebbe ottimo, ma se lo puoi evitare è meglio.
Chi lotta per lo scudetto ha nell’Inter la principale indiziata e forse la favorita per profondità della rosa e per guida sicura da parte di Simone Inzaghi. Non ci stupiremmo se alla fine restasse così com’è, ma è evidente che Marotta e Ausilio andranno a caccia di qualche occasione. Esempio: se uscisse uno tra Vecino e Kolarov, non importa in quale ruolo, la ricerca verrebbe fatta per un vice Perisic (tra l’altro in scadenza e con la speranza di poterlo trattenere più avanti). Quindi serve un esterno sinistro di un certo spessore, molti sguardi sono rivolti su Lucas Digne, destinato a lasciare l’Everton dove già aveva poco spazio, figuriamoci adesso che è arrivato Mykolenko. Il profilo piace molto, tuttavia c’è concorrenza perché anche il Chelsea ha pensato al francese a maggior ragione dopo il gravissimo infortunio a Chilwell (stagione praticamente finita) e con l’impossibilità di richiamare Emerson Palmieri dal prestito di Lione. Sullo sfondo c’è il Napoli che, però, ha trascorso gli ultimi giorni per sbloccare l’operazione più importante. Ci riferiamo al difensore centrale, una lacuna vera dopo l’infortunio di Koulibaly e la decisione di Manolas di anticipare il ritorno in Grecia (nella sua testa aveva soltanto l’Olympiacos e non ha voluto sentire ragioni). Il profilo è stato individuato, lo scorso weekend, in Axel Tuanzebe, 24 anni compiuti da poco, che ha interrotto il prestito con l’Aston Villa di Gerrard perché non vedeva l’ora di fare un’esperienza in Italia. Il Napoli investirà circa 500 mila euro per il prestito oneroso: fin qui non ha stabilito un diritto di riscatto (come aveva fatto con Anguissa del Fulham) semplicemente perché il Manchester United – proprietario del cartellino – ha sparato alto, superando quota 20 milioni. Morale: intanto il ragazzo darà un importante contributo alla causa, il resto lo vedremo più avanti. Di sicuro ha eccellenti qualità e le caratteristiche necessarie per imporsi anche in Serie A.
Un difensore centrale lo vorrebbe il Milan, in attesa del rinnovo di Romagnoli. Più che altro sarebbe una grande necessità, considerato che Kjaer (un leader dentro e fuori dal campo) starà fuori per tutta la stagione. Il sogno Botman, 2000 del Lille, ha due problemi: costa tanto (una trentina di milioni) e il Lille ha già ceduto Ikoné alla Fiorentina, quindi vorrebbe un pagamento rapido e nessun tipo di dilazione. Una bella salita insomma: tuttavia il Milan continuerà a trovare una soluzione per acciuffare il suo principale obiettivo, all’interno di una corsia preferenziale con il Lille (per l’estate piace il centrocampista Renato Sanches). Se non dovesse essere possibile andrà su altri obiettivi (nella lista c’è anche Sarr che il Chelsea potrebbe cedere in prestito nel caso in cui sbloccasse qualche rinnovo importante nel reparto arretrato). La Roma aspetta il sì dell’Arsenal per l’esterno destro Maitland-Niles che freme per raggiungere Mourinho e per insidiare il posto a Karsdorp. I Gunners sono un osso duro e vorrebbero monetizzare, lo hanno dimostrato nella vicenda Xhaka che piaceva proprio alla Roma, ma ci sono i margini per arrivare a una soluzione ragionevole che accontenti tutti. Le operazioni della Lazio sono legate alle uscite, quelle della Fiorentina, invece, prevedono evidentemente un attaccante (deve uscire Kokorin) dopo la brillante definizione dell’acquisto di Ikoné. Il Sassuolo non ha intenzione di cedere i gioielli (Scamacca piace alla Juve ma soprattutto all’Inter per giugno, Frattesi intriga sempre i nerazzurri), il Bologna spera di resistere agli assalti inglesi per Svanberg e di regalare un paio di pedine a Mihajlovic.
Poi c’è il Toronto in azione. I dirigenti canadesi saranno in Italia nei prossimi giorni per chiudere la trattativa con Lorenzo Insigne. Chiariamo: è una situazione per giugno e non per questa sessione di mercato, a meno di sorprese oggi non preventivabili. Insigne chiuderà la sua stagione a Napoli, da separato in casa e in scadenza di contratto, nella speranza che non sia un problema per gli equilibri interni. De Laurentiis mai ha fatto una proposta convincente, il Toronto ha messo sul tavolo quattro anni (più uno di opzione) a 10 milioni netti a stagione più ricchi bonus. Il Napoli penserà poi la prossima estate al sostituto di Insigne. Il Toronto ha sondato anche Belotti e sarà in Italia per incassare il sì di Mimmo Criscito: quest’ultimo ha detto sì per una nuova esperienza all’estero dopo quella con lo Zenit San Pietroburgo, ha un contratto fino al 2023 ma vorrebbe prima contribuire alla salvezza del Genoa per andare in Canada dalla prossima estate. Una condizione che quasi sicuramente sarà accettata dal Toronto: Insigne più Criscito e poi chissà chi per un progetto di sicuro ambizioso. La domanda piuttosto é un’altra: assurdo che Insigne, assistito da Vincenzo Pisacane, non abbia avuto una sola offerta europea degna di tal nome dopo la conquista dell’Europeo con l’Italia, un’inquietante realtà.
Intanto, buon calciomercato a tutti: già molto attive quelle che devono recuperare in classifica (Genoa e Cagliari in testa). E magari la Salernitana, da poco passata a Iervolino, avrà la possibilità di chiudere trattative intriganti in chiave salvezza.
Giornalista e opinionista sportivo, grande esperto di calciomercato in Italia. "È un privilegio quando passione e lavoro coincidono".