Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 6 Novembre 2021
L’US Salernitana è nata nell’estate del 1919 e, nel corso della sua storia, è passata attraverso tre rifondazioni. Oggi il club campano ha ritrovato la massima competizione del calcio italiano a distanza di 22 anni dall’ultima volta. Dalle principali tappe nella storia del club fino ai suoi più grandi successi, andiamo allora a scoprire tutto quello che c’è da sapere sulla società granata.
La nascita dell’Unione Sportiva Salernitana 1919
La nascita della Salernitana Calcio è datata 19 giugno 1919, su iniziativa di una cordata guidata da Matteo Schiavone. Il club granata, nel corso della sua storia, passerà attraverso tre rifondazioni: la prima nel 1927, che darà vita all’identità che resiste ancora oggi; le altre due, nel 2005 e nel 2011, dovute a ragioni finanziarie. Nella stagione 1947-48 la Salernitana diventerà la seconda squadra campana, dopo il Napoli, a partecipare alla massima competizione calcistica italiana. Tuttavia, la sua prima partecipazione in Serie A durerà lo spazio di una stagione. Per ritrovarla, dovrà attendere fino al 1998, ma sarà di nuovo un’apparizione fugace, esauritasi nell’arco di un solo campionato.
Nel 2011, anno della terza rifondazione a causa del fallimento per debiti, l’US Salernitana 1919 ripartirà dalla Serie D, sotto il nome di Salerno Calcio e guidata da Claudio Lotito e Marco Mezzaroma. Con la promozione della Salernitana in A ottenuta al termine della scorsa stagione, però, l’attuale presidente della Lazio, non potendo avere due club di sua proprietà nella stessa serie, ha dovuto cedere il timone a un trust indipendente che si è impegnato a vendere il club entro la fine del 2021.
La prima volta della Salernitana in Serie A
Come detto, la prima volta della Salernitana in A risale alla stagione 1947-1948. La permanenza nel massimo campionato italiano, però, dura lo spazio di un anno. I granata, infatti, chiudono al diciottesimo posto in classifica, ad appena un punto dalla salvezza e sono costretti a tornare nel purgatorio della Serie B. Per ritrovare la Serie A il club campano dovrà aspettare fino al 1997, ma il copione sarà lo stesso. Ancora una volta, la permanenza nella massima categoria sfumerà per appena un punto, nonostante la Salernitana, nella rosa della squadra, vanti giocatori di assoluto rispetto, che tanto diranno ancora sul rettangolo verde, come Gennaro Gattuso, Marco Di Vaio e David Di Michele.
I migliori giocatori della Salernitana nella storia del club
In testa alla classifica all time per presenze con la maglia della Salernitana c’è Luca Fusco che per 252 volte in carriera ha vestito la casacca granata. A seguire ci sono Roberto Breda e, in coabitazione sul terzo gradino del podio, Claudio Grimaudo ed Evans Soligo, rispettivamente a 240 e 173 presenze.
Per quanto riguarda, invece, i migliori marcatori di tutti i tempi nella storia della società campana, al primo posto guida Giovanni Pisano con 61 gol in 128 presenze, quindi David Di Michele (48 reti in 102 partite) e al terzo posto Arturo Di Napoli (35 gol in 75 presenze).
La nuova era di Lotito alla Salernitana
Con il secondo posto in Cadetteria dietro all’Empoli, nella scorsa stagione, il club campano ha ritrovato la Serie A a distanza di 22 anni dall’ultima volta. Il calciomercato della Salernitana quest’estate si è rivelato piuttosto complesso, complici anche e soprattutto le diatribe societarie, ma ha comunque portato all’acquisto di un grande campione come Franck Ribery. Questo, però, non è bastato a salvare la panchina di Fabrizio Castori, l’allenatore della Salernitana artefice della promozione, che ha pagato per tutti un avvio difficile della squadra. Al suo posto è arrivato Stefano Colantuono che avrà il compito di riuscire laddove il club granata ha sempre fallito nella sua storia: garantirsi la permanenza in Serie A.
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