Di Francesca Brienza
Aggiornato: 30 Ottobre 2021
Neanche il tempo di assaporare la tanto preziosa, quanto sudata, vittoria di Cagliari, che ad attendere la Roma al varco c’è una nuova sfida al vertice. È quanto mai fondamentale, quindi, recuperare subito le energie profuse contro João Pedro e soci. Per espugnare l’Unipol Domus, infatti, Pellegrini ha dovuto pescare dal cilindro una magia su calcio di punizione. Una parabola calibrata con il contagiri, che è andata ad infilarsi sotto il sette. Si tratta della prima rete su punizione in stagione per il numero 7 giallorosso (otto goal totali da inizio campionato: cinque in Serie A e tre in Conference League).
Il tiro da fermo, che è valso i tre punti, è stato conquistato dopo una caparbia percussione di Zaniolo, ma già qualche minuto prima, in occasione del pareggio della Roma, il capitano era stato artefice di un calcio d’angolo pennellato per l’inzuccata vincente di Ibañez. Lorenzo Pellegrini è diventato ormai un autentico trascinatore e, saggiamente, la società ha pensato bene di blindarlo almeno fino al 2026. Per lui e per i compagni, però, di tempo per godersi la vittoria ce n’è ben poco, visto che un’altra grande sfida è già alle porte.
Domenica sera, all’Olimpico, sbarca il Milan di Pioli, capolista in coabitazione con il Napoli, la cui corsa è stata fermata proprio dalla Roma due turni fa. I rossoneri sono attesi da otto giorni di fuoco: si inizia con la Roma, per proseguire, mercoledì, con il Porto in Champions League, terminando il tour de force domenica prossima nell’appuntamento con il derby. Riaggregati in pianta stabile al gruppo Ibrahimović e Brahim Diaz, fermatosi a causa del Covid, per queste sfide Pioli potrà contare sui propri big (il solo Rebić è ai box, insieme all’ex Florenzi), che verranno opportunamente ruotati così da scongiurare nuovi infortuni.
Di queste prime dieci gare stagionali, il Milan ne ha vinte nove, come accaduto una sola volta nella sua storia, ed approda dunque a Roma sulle ali di un giustificato entusiasmo: domarlo, malgrado il vantaggio di giocare in un Olimpico gremito, sarà affare tutt’altro che semplice. Il pareggio contro il Napoli e il bottino pieno contro il Cagliari hanno sicuramente aiutato ad archiviare, almeno per un po’, le nefandezze cui abbiamo assistito in Conference League, infondendo nuova linfa ad una squadra che in Norvegia sembrava agonizzante. L’argomento più caldo di questa vigilia riguarda le formazioni. Se da una parte si ipotizza l’impiego di Ibrahimović dal primo minuto, a Trigoria si fa ancora un gran parlare del sontuoso debutto di Felix Afena-Gyan, diciottenne attaccante ghanese della Primavera.
Un ingresso a sorpresa in quel di Cagliari, frutto della lungimiranza dello Special One: il ragazzo, che ha sfoggiato una buona personalità, è veloce, agile e abilissimo nell’attaccare la profondità. Qualità che potrebbero tornare utili pure contro il Milan. A scalpitare per giocare dal primo minuto c’è anche un ex, il “Faraone”, che dopo aver soffiato insieme alla squadra, nello spogliatoio di Cagliari, sulle candeline del 29esimo compleanno, ora vorrebbe scartare il regalo del suo coach: una maglia da titolare proprio contro i rossoneri, al posto di Mkhitaryan. Ci sorprenderà ancora Mourinho? Manca davvero poco per scoprirlo.
Conduttrice, giornalista televisiva e viaggiatrice. Di dichiarata fede romanista, da anni prendo parte a molti salotti televisivi che parlano di calcio per far valere anche le opinioni di chi é donna in un mondo apparentemente accessibile solo agli uomini. Vado dove mi porta il calcio e non solo.