Di Che Fatica La Vita Da Bomber
Aggiornato: 27 Ottobre 2021
Tutto ebbe inizio da Bergamo
Manuel Locatelli, classe ‘98 originario di Galbiate in provincia di Lecco, con oltre 100 presenze in Serie A in sette stagioni e poco più, è diventato uno delle vere sicurezze di reparto. Una vita passata in rossonero: dall’età di 11 anni infatti Manuel vestirà i colori del Diavolo, fino all’esordio nel 2016 in massima serie.
Brocchi è un estimatore, ma si sa gli allenatori vanno e vengono e le certezze possono facilmente diventare dubbi.
Il suo passaggio al Sassuolo è inevitabile, ma partita dopo partita il centrocampista dimostra che forse qualcuno si era sbagliato sul suo conto. La Juve lo acquista e tutto il resto si trasforma da passato a presente, da scrivere bianco su nero.
Ma forse non tutti sanno che il suo cammino con gli scarpini ai piedi non è iniziato da Milanello, ma bensì da Bergamo. Per 5 anni (dai 6 agli 11), il “Loca” ha militato nelle giovanili della Dea.
Antonio Conte sapeva tutto
Dopo la debacle dell’U21 nell’estate del 2015 in Repubblica Ceca, Antonio Conte, allora Ct della Nazionale maggiore, consigliò a Di Biagio di pescare anche dalle selezioni azzurre più giovani, dove aveva visto dei talenti di sicuro futuro, così li aveva definiti.
“Nell’Under 17 ci sono due campioni, segnatevi questi nomi: Locatelli e Donnarumma, entrambi del Milan.” (Antonio Conte).
Diciamo che non ci è andato troppo lontano, e guardando al calcio di oggi, forse qualche dirigente rossonero si starà mangiando le mani. Buon appetito!
“Iniziai a chiamarlo Zizou, come Zidane”
“Ma chi mi hai portato? Sono rimasto anche io a bocca aperta. Locatelli lanciava già lampi di genio, a intermittenza.”
Queste le dichiarazioni rilasciate a Sportweek da Mauro Bianchessi, ex Responsabile del Settore Giovanile del Milan, oggi alla Lazio, dopo aver visto per la prima volta Locatelli in azione.
“Iniziai a chiamarlo Zizou, come Zidane. Soprannome rimasto in tutti gli anni nelle giovanili del Milan.”
Devi marcare Kakà
A soli 16 anni Manuel Locatelli, venne chiamato da Allegri ad allenarsi con la prima squadra. Parliamo della stagione 2013-2014, quando al Milan tra gli altri fenomeni giocava proprio un certo Kakà. Il 22 brasiliano viene ricordato così nel racconto di Locatelli:
“Nel primo allenamento con la prima squadra rossonera di Allegri, Montolivo mi disse di marcare Kakà. Mi sono chiesto dove fossi. Poi mi sono allenato cercando di non pensare ed è andato tutto bene”.
C’è chi sfrega i guantoni, chi si sistema i parastinchi prima di un'entrata e chi si lucida gli scarpini pronto a gonfiare la rete. Fuori dal campo non ci sono ruoli, fuori dal rettangolo siamo tutti bomber: Che Fatica La Vita Da Bomber