Nella notte tra martedì 19 e mercoledì 20 ottobre prende il via l’NBA 2021-2022. Parte ufficialmente, dunque, la caccia al titolo che nella precedente stagione è andato ai Milwaukee Bucks. Scopriamo insieme la griglia di partenza con le novità più importanti delle varie franchigie e i protagonisti più attesi.

NBA 2021-2022: le tre in prima fila

In primissima fila nella lotta per il titolo ci sono inevitabilmente Milwaukee Bucks, Brooklyn Nets e Los Angeles Lakers. I campioni in carica per il semplice motivo di aver confermato sostanzialmente in blocco il roster che si è aggiudicato l’anello lo scorso mese di luglio, mentre le altre due franchigie sono reduci da una off-season e da una free agency che lascia presagire uno step in avanti rispetti alla passata stagione. Ovviamente, non sarà solamente una storia a tre, anche perché l’NBA quest’anno torna al suo formato classico, che consta di 82 logoranti partite, che inevitabilmente aumenteranno l’incertezza e solo il parquet dirà chi alla fine avrà avuto ragione.

Brooklyn Nets: non c’è solo Durant

In prima fila per la conquista dell’NBA, dicevamo, ci sono i Brooklyn Nets, che lo scorso anno sono stati inevitabilmente condizionati dagli infortuni. Avere dalla propria parte Kevin Durant (miglior giocatore del torneo), James Harden e Kyrie Irving significa partire con un plus importante rispetto alla concorrenza. Dal mercato, inoltre, sono arrivate le firme per un altro anno di Blake Griffin, i nuovi Patty Mills e Paul Millsap, oltre che due giocatori come James Johnson e DeAndre’ Bembry, che rendono la rosa ancora più profonda. Via trade, infine, sono arrivati da Detroit il lungo Jahlil Okafor e l’ala francese Sekou Doumboya, oltre a LaMarcus Aldridge, che rientra dopo un problema cardiaco.

Milwaukee Bucks: tutto ruota attorno ad Antetokounmpo

I campioni in carica hanno ancora dalla loro parte Thanasis Antetokounmpo e Bobby Portis, ma hanno perso PJ Tucker nella free agency. I Bucks possono però consolarsi con il ritorno di George Hill e l’arrivo di Rodney Hood, elementi di sicura esperienza che si affiancano a Grayson Allen, che dopo un’ottima stagione è arrivato via trade da Memphis. Recuperato Donte DiVincenzo, la guardia titolare sarà un ulteriore valore aggiunto per coach Mike Budenholzer, che punta sempre molto anche su Khris Middleton e Jrue Holiday.

Los Angeles Lakers: rinnovamento e vittoria?

Il trio delle meraviglie per i Lakers, una squadra che si presenta ai nastri di partenza molto rinnovata, è rappresentato da LeBron James, Anthony Davis e Russell Westbrook. A questi elementi di livello assoluto, si affiancano veterani come Dwight Howard, Carmelo Anthony, Marc Gasol e Trevor Ariza, che avranno il compito anche di alzare ulteriormente il livello in allenamento di tre giovani dal talento indiscutibile come Talen Horton-Tucker, Malik Monk e Kendrick Nunn, che ha già giocato una finale di NBA con Miami contro i Lakers. I punti deboli potrebbero essere rappresentati da un’età media elevata e dal fatto che qualcuno dei nuovi potrebbe amalgamarsi non proprio al meglio con i “vecchi”, come nel caso di Russell Westbrook, che potrebbe pestarsi i piedi con LeBron James. Riassumendo, grande potenza di fuoco in attacco, ma difesa probabilmente logora per Los Angeles che sul lungo periodo potrebbe pagare questo assortimento non proprio perfetto.

Le altre favorite: Miami Heat al lavoro per la vittoria

Leggermente dietro le tre suddette franchigie, si candidano i Miami Heat, che si sono assicurate il campione NBA 2019 Kyle Lowry, ex Toronto Raptors, e l’altro campione più fresco (2021) PJ Tucker. Il rinnovo di Duncan Robinson e l’innesto di elementi di esperienza come Markieff Morris, Dewayne Dedmon e la scommessa Victor Oladipo (tanti problemi fisici negli ultimi anni), potrebbero fare il resto. Probabilmente la panchina è un po’ corta, ma il roster non manca di certo di fisicità e playmaking.

Utah Jazz: se l’infermeria si svuota…

In seconda fila partono anche gli Utah Jazz, altra squadra condizionata dagli infortuni nel recente passato. Per allungare le rotazioni sono arrivati Rudy Gay, Hassan Whiteside ed Eric Paschall, mentre dal draft NBA (via Pelicans) è arrivato l’MVP delle Final Four Jared Butler. Lo scorso anno la fase finale è stata condizionata dagli infortuni di Mitchell e Conley dopo il miglior record assoluto in NBA. Quest’anno la storia potrebbe cambiare per coach Quin Snyder e i suoi.

Phoenix Suns: parola d’ordine continuità

Dopo aver perso il titolo 2021 contro i Milwaukee Bucks, i Phoenix Suns non hanno stravolto il gruppo, ma hanno comunque effettuato qualche innesto mirato. Dalla trade è arrivato Landry Shamet e via free agency la point guard Elfrid Payton, per rafforzare il reparto alle spalle di Chris Paul, mentre JaVale McGee rende più profondo quello dei lunghi. Confermati Cam Payne (rinnovo di 3 anni), Frank Kaminsky e Abdel Nader (un anno), l’unica separazione dolorosa è quella da Torrey Craig. L’anno scorso, i Suns hanno avuto il 7° miglior attacco e la 6ª miglior difesa e anche se qualche punto fermo ha un anno in più, coach Monty Williams guarda al futuro con ottimismo.

La terza fila

In terza fila per la conquista dell’anello possiamo inserire i Dallas Mavericks di Luka Doncic. Al cestista sloveno si affiancano elementi come Tim Hardaway Jr, Jalen Brunson, Maxi Kleber e Dorian Finney-Smith. Dal mercato è arrivato il tiratore Reggie Bullock, ma molto dipenderà anche dal secondo miglior giocatore della squadra, il lettone Kristaps Porzingis che lo scorso anno ha vissuto un vero e proprio calvario.

Partono ad handicap, invece, i Golden State Warriors, che non potranno contare per l’inizio della stagione su Klay Thompson, il cui rientro è atteso per Natale. Sarà ovviamente lui il valore aggiunto di una formazione che ha comunque accolto dal draft Jonathan Kuminga e Moses Moody, mentre via free agency sono arrivati due tiratori veterani come Otto Porter Jr e Nemanja Bjelica. Rientrato anche Andre Iguodala. Attenzione al solito Stephen Curry, elemento che quando sta bene rappresenta uno spauracchio non da poco per le difese avversarie.

Infine gli Atlanta Hawks, finalisti della Eastern Conference 2021, non possono non essere annoverati tra le squadre che possono inserirsi nella lotta al titolo. Un gruppo di giovani e forti, che ha spaventato i Bucks ai playoff portandosi sul 2-1 lo scorso anno, ha pagato l’infortunio nel momento migliore per Trae Young. Rinnovati Young, John Collins e Clint Capela, il roster è oggi più profondo anche grazie ad elementi come Bogdan Bogdanovic, Kevin Huerter, De’Andre Hunter, il nostro Danilo Gallinari, Lou Williams, Delon Wright, Cam Reddish, Onyeka Okongwu, Gorgui Dieng e Solomon Hill.

Calendario NBA 2021-2022

19 ottobre 2021-10 aprile 2022: Regular Season

20 febbraio 2022: All Star Game

12-15 aprile 2022: Play-in

16 aprile 2022: inizio dei Playoff 2022

19 giugno 2022: eventuale gara-7 delle finali NBA