Di Redazione Gianluca Di Marzio
Aggiornato: 16 Ottobre 2021
10 casi spinosi da risolvere al più presto, visto che il mercato di gennaio si avvicina e quella della cessione a metà stagione potrebbe in alcuni casi rappresentare l’ultima occasione per non perdere i calciatori a parametro zero a giugno. Se le situazioni di Dybala (Juve) e Lautaro Martinez (Inter) sembrano ormai a un passo dal concludersi con la firma sul prolungamento, in Serie A ci sono altri 10 casi di rinnovi roventi che i club stanno provando – con più o meno probabilità di successo – a risolvere nel più breve tempo possibile. Analizziamoli insieme.
Franck KESSIÉ (Milan)
Il Milan ha messo sul piatto la sua offerta di rinnovo, ma le richieste dell’entourage dell’ivoriano (che durante le Olimpiadi aveva affermato di voler rimanere) sono ritenute eccessive. Al momento c’è dunque distanza tra le parti e per sbloccare la situazione servirà che il centrocampista – che piace a mezza Europa e che a zero rappresenterebbe un vero e proprio affare – venga incontro al club.
Marcelo BROZOVIC (Inter)
L’intenzione della società nerazzurra è quella di trattenere il calciatore, punto fermo anche nella gestione Simone Inzaghi. Resta da capire la volontà del centrocampista croato e le richieste economiche che presenterà il suo entourage in sede di trattativa.
Lorenzo INSIGNE (Napoli)
“Il rinnovo? Una questione non facile”, come ammesso dallo stesso giocatore. Capitano e leader del Napoli che vola in campionato, ma con il contratto in scadenza a giugno. Il clima tra l’entourage del calciatore e il presidente De Laurentiis è più disteso dopo l’incontro tra le parti, ma per provare ad arrivare alla fumata bianca servirà ancora tanto lavoro.
Andrea BELOTTI (Torino)
“Belotti non ha firmato il rinnovo e non penso abbia voglia di farlo, nonostante l’offerta che gli ho presentato vada oltre le mie possibilità”. Il presidente del Torino Urbano Cairo fotografa così la situazione legata al futuro del Gallo, in scadenza nel 2022. In estate è stato cercato dallo Zenit e poi dall’Inter, prima che i nerazzurri virassero su Correa. A zero fa gola a molti.
Filip DJURICIC (Sassuolo)
In casa neroverde la priorità in tema di rinnovi è legata alla situazione del talento serbo, in scadenza a giugno. Djuricic piace da sempre tantissimo a Roberto De Zerbi (oggi allenatore dello Shakhtar Donetsk), ma gli estimatori per lui sono diversi. Specialmente a parametro zero…
Alessio ROMAGNOLI (Milan)
Capitano senza… firma. I rossoneri vogliono confermare il difensore classe 1995, considerato una pedina molto importante all’interno della rosa: i colloqui con gli agenti sono iniziati da poco e nelle prossime settimane si entrerà nel vivo della trattativa.
Federico BERNARDESCHI (Juventus)
Con il ritorno di Max Allegri sulla panchina bianconera potrebbe proseguire anche la sua avventura alla Juve, visto che l’allenatore sta dimostrando di puntare su di lui dandogli minutaggio e fiducia. Nelle prossime settimane inizieranno i primi colloqui per capire volontà e condizioni economiche.
Luiz FELIPE (Lazio)
Dal 2017 alla Lazio, il 24enne difensore è un profilo dal rendimento assicurato e dalla buona esperienza nonostante la giovane età. Qualità, queste, che non passano di certo inosservate: la scorsa estate ci ha pensato l’Atalanta, la società biancoceleste dovrà provare a fare in fretta per evitare di perderlo a zero a fine stagione.
Simon KJAER (Milan)
La volontà di proseguire insieme c’è, ma allo sesso tempo c’è però la necessità di sedersi intorno a un tavolo e iniziare a ragione su durata e cifre del nuovo accordo. In casa Milan, la situazione relativa al futuro del difensore danese (considerato dal club come un leader, in campo e fuori) è quella che preoccupa di meno.
Dusan VLAHOVIC (Fiorentina)
È l’unico della carrellata a non avere il contratto in scadenza nel 2022 bensì un anno più tardi, ma la sua posizione al momento è quella maggiormente definita. Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, infatti ha annunciato pubblicamente che l’attaccante ha rifiutato la proposta di rinnovo presentata dal club. Un “no” arrivato poche settimane dopo la decisione di rimanere a Firenze, nonostante la corte serrata dell’Atletico Madrid. Da qui ai prossimi mesi, però, non è detto che la Fiorentina non faccia un nuovo tentativo per provare a convincere l’attaccante classe 2000.
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