Di Redazione Gianluca Di Marzio
14 Agosto 2021
Nelle prime parole appena sbarcato a Milano c’è tutto il suo modo di essere: “Sono pronto, felice e affamato“. Denzel Dumfries è uno abituato a prendere i treni in corsa, senza pensare troppo alla strada percorsa. Anche se nel suo caso è proprio il tragitto a fare la differenza. Perché partire dal basso e arrivare a disputare un Europeo da protagonista e poi fare la valigia direzione San Siro non è cosa da tutti.
L’Inter, che lo ha sempre messo in cima alla lista dei desideri per il post-Hakimi, ha aspettato il momento giusto – in questo caso la disponibilità economica derivante da una parte dell’incasso della cessione di Romelu Lukaku al Chelsea – per accelerare e chiudere la trattativa con il Psv. Ma chi è Denzel Dumfries? Le caratteristiche, l’infanzia, la famiglia, aneddoti e curiosità: conosciamo meglio il terzino olandese nuovo rinforzo nerazzurro.
Un nome da cinema
Papà Boris e mamma Marleen per il loro secondogenito hanno scelto un nome da… cinema. L’esterno destro, oggi 25enne, si chiama Denzel in onore di Denzel Washington, attore vincitore di due premi Oscar. Un destino da “star” che ora dovrà confermare a San Siro, il palcoscenico calcistico più importante, con la pesante eredità di Hakimi da raccogliere.
Aruba e la maestra elementare
Papà originario di Aruba, piccola isola nel mare Caraibico, e mamma del Suriname, Dumfries è nato e cresciuto a Rotterdam insieme ai genitori, alla sorella maggiore Demelza, alla sorella Danielle e al fratellino Donovam. Alla maestra elementare che gli chiese cosa volesse fare da grande, il piccolo Denzel rispose “il calciatore professionista” senza pensarci un attimo, scatenando l’ilarità generale tra i compagni di classe. L’unico a crederci davvero – cosa spesso accaduta nel corso della sua vita – era proprio lui. E il tempo gli ha dato ragione. Per due partite ha giocato con la nazionale di Aruba, prima di scegliere nel 2016 la nazionale Olandese tra lo stupore generale. Nessuno, anche in questo caso, credeva che sarebbe mai riuscito ad arrivare a indossare la maglia degli Oranje. Invece…
Irrequieto e combinaguai
Il piccolo “Denz” aveva una peculiarità: non riusciva a stare mai fermo. Un vero e proprio combinaguai decisamente irrequieto, a casa così come a scuola. Il padre per punire le sue marachelle lo metteva in castigo sulle scale e una volta addirittura anche fuori di casa in pieno inverno per diverse ore. La sorella maggiore gli appiccicò addosso il nomignolo di Pietje Bell, personaggio di un cartone animato olandese famoso per mettersi sempre nei guai. La famiglia, disperata, arrivò anche al punto di portarlo da un dottore per sottoporlo a un test per l’iperattività.
Crederci sempre. Poi l’ascesa
C’era solo una cosa che riusciva a tranquillizzare il piccolo Denzel: il pallone da calcio, compagno inseparabile durante il tragitto scuola-casa. Dumfries, però, non riuscì mai a entrare in nessuna accademia calcistica di prestigio e fino a giugno 2014 era tesserato per i dilettanti del Barendrecht senza però mai smettere di credere neppure per un secondo a quel sogno confessato da piccolino alla maestra elementare. Nell’estate 2014 lo acquista lo Sparta Rotterdam e la vita di “Denz” cambia: da ragazzo irrequieto a professionista esemplare, dedito al lavoro e con uno spirito di sacrificio capace di fare la differenza. L’ascesa di Dumfries è inarrestabile: l’esordio in Eredivisie con lo Sparta nel 2016, un anno dopo la cessione all’Heerenveen per 750mila euro, fino al salto nel Psv nel 2018, che per averlo sborsa 5.5 milioni di euro.
L’idolo Kuyt e la vita privata
L’idolo? Dirk Kuyt, “uno che ha fatto tanti sacrifici per arrivare dove è arrivato e io ho dovuto fare lo stesso”, ha ammesso in passato Dumfries. Che è molto “geloso” della sua vita privata: è fidanzato dal 2015 con Jaimy, ma è raro – anche spulciando il suo Instagram, dove sono presenti quasi esclusivamente immagini di “campo” – trovare foto che li ritraggono insieme.
Prezzo e caratteristiche
I nerazzurri di Simone Inzaghi non hanno mai avuto dubbi, individuando proprio in Dumfries il profilo ideale per sostituire Hakimi passato al Psg. La cessione di Lukaku ha garantito all’Inter quella liquidità necessaria per chiudere l’affare: operazione andata in porto per 12.5 milioni di euro più circa 2.5 milioni di bonus. Ma quali sono le caratteristiche di Dumfries? Fisico imponente (188 cm), fa della corsa e del dribbling le sue qualità migliori. Particolare dato statistico evidenziato da Opta: dall’esordio in Eredivisie nel 2016, Dumfries è il difensore che ha effettuato più tiri nello specchio (45) e completato in media più dribbling per novanta minuti (3.6). Terzino destro di una difesa a 4, Dumfries ultimamene ha giocato anche come quinto di centrocampo in un 3-5-2. Bravo in fase offensiva, nell’ultima stagione – tra tutte le competizioni – ha collezionato 41 presenze arricchite da 4 gol e 9 assist. A Euro 2020 con l’Olanda ha realizzato due reti contro Ucraina e Austria.
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