Di Daniele Brogna
18 Giugno 2021
Ufficiale: il Milan ha finalmente riscattato Oluwafikayomi Oluwadamilola. No tranquilli, non mi hanno sbattuto la testa sulla tastiera e non è neanche uno scioglilingua. Sto semplicemente parlando di Tomori.
Sin dal suo esordio con il Milan, il difensore inglese ha letteralmente stregato i tifosi rossoneri con una serie di prestazioni di altissima fattura. Mai come in questo caso la tifoseria del Milan si è schierata nel chiedere alla società di fare questo grande investimento economico per riscattarlo. Detto, fatto. Per assicurarsi le prestazioni di Fikayo, così viene chiamato per semplicità, il Milan ha versato per intero i 28 milioni pattuiti con il Chelsea nel Gennaio 2021, quando venne prelevato con un prestito accompagnato dal diritto di riscatto. Nessuno sconto, quindi. il Milan ci ha provato ma il Chelsea ha risposto due di picche. Nessun dramma, per carità, anche se – rancoroso e vendicativo come sono – fossi in Maldini sul taccuino personale scriverei: “Non fare mai sconti al Chelsea“.
Facciamo un passo indietro, lungo 6 mesi. Tomori, nella conferenza stampa di presentazione, lo aveva promesso: “Darò il massimo e giuro di combattere per questi colori. Forza Milan!“. Promessa rispettata considerando che in campo ha sempre dato l’anima, sin dal primo istante in cui è stato impiegato da Mister Pioli. L’impatto con il Diavolo è stato ancor più forte ed evidente perché arrivato in un periodo in cui Alessio Romagnoli faticava a fare bene e, più in generale, l’intera retroguardia rossonera aveva perso quella compattezza e quella solidità tipica del girone d’andata.
Ricordo ancora il suo esordio, da subentrato, in occasione del derby di Coppa Italia. Buttato nella mischia dopo 20 minuti per sostituire l’infortunato Simon Kjær, Tomori fece una partita di spessore. Lo ricorda bene anche l’interista Sanchez che quella sera non ebbe un attimo di tregua. Il giorno dopo tutti, ma proprio tutti, elogiavano la grinta, la concentrazione e la determinazione di Tomori. Caratteristiche che, giornata dopo giornata, gli hanno poi permesso di rubare del tutto il posto a Romagnoli. Non uno qualsiasi ma il capitano della squadra.
L’episodio che probabilmente ha consacrato definitivamente l’amore dei tifosi rossoneri nei suoi confronti, arrivò in una difficile serata di Maggio, in una delle trasferte più rognose dell’anno. A Torino contro la Juventus, principale rivale per la conquista di un posto in Champions League. La sua fu una partita semplicemente perfetta condita addirittura dal suo primo goal in maglia rossonera che sancì il definitivo 0-3 all’Allianz Stadium. Quel goal fu importantissimo soprattutto in ottica “scontri diretti”. La sua zuccata vincente, ribaltò lo svantaggio che il Milan aveva contro la squadra di Ronaldo e company. Una goduria indescrivibile.
Ora che Tomori è in cassaforte, il Milan è già all’opera per investire sugli altri reparti. Si preannuncia un’estate calda, soprattutto per lo smartphone di Paolo Maldini che, tra entrate ed uscite, proverà a replicare le belle intuizioni avute da quando gestisce il mercato rossonero. L’esterno destro offensivo e una punta di peso, restano le priorità di questa sessione estiva ma non mancheranno, mi auguro, dei ritocchi anche in altre zone nevralgiche del campo dove siamo particolarmente corti.
In mediana, ad esempio, tra gennaio e febbraio perderemo in un solo colpo sia Ismael Bennacer che Frank Kessie, entrambi impegnati in Coppa d’Africa. Per non parlare di tutti quei giocatori le cui sorti sono ancora in alto mare, per rimanere in tema estivo. Calhanoglu non ha ancora rinnovato, Tonali e Brahim Diaz non sono ancora stati riscattati e tanti giocatori – Hauge, Krunic e Castillejo su tutti – hanno iniziato a preparare la valigia. E non per andare in vacanza…
Salentino trapiantato a Milano. Content Creator di professione, sex symbol nel tempo libero. Tra le mie passioni più forti: seguire il calcio in chiave ironica e parlare di me in terza persona.