Di Daniele Brogna
Aggiornato: 10 Giugno 2021
Me lo diceva sempre mio nonno: “Se tiri troppo la corda, va a finire che poi si spezza…”. Mi viene in mente questo detto quando penso alla lunga trattativa Calhanoglu/Milan. Una trattativa talmente lunga e complessa che in confronto la nota Serie Tv “Beautiful” sembra quasi un cortometraggio.
Tra poco più di due settimane scade ufficialmente il contratto che lega il turco ai rossoneri ma, ad oggi, di fumate bianche neanche l’ombra. Sembra davvero un film già visto ma con un protagonista differente. Ieri Gigio e oggi Hakan ma il succo non cambia. Nel caso Donnarumma, a furia di tirare e tirare, la famosa corda si è spezzata ed il Milan, spazientito dai tempi lunghissimi e dalle risposte mai pervenute dall’entourage del numero 99, ha deciso di puntare su un altro portiere. Anche in questo caso Calha se la sta rischiando tantissimo e non è una casualità che a Milanello siano iniziati a circolare nomi di trequartisti che, potenzialmente, potrebbero sostituirlo già nelle prossime settimane.
Se per Gigio la differenza tra domanda e offerta era decisamente notevole (almeno 2/3 milioni di euro, più la commissione monstre di Raiola e bonus vari…), in questo caso tra la richiesta del numero 10 e la contro-proposta del Diavolo balla solo 1 milione di euro. Tantissimo per noi comuni mortali, una sciocchezza per una società come il Milan. Un ostacolo sulla carta non insormontabile ma che, nei fatti, tiene in ballo questo maledetto rinnovo da ormai diversi mesi. Forse, e dico forse, mi verrebbe da dire che da ambo le parti non c’è la convinzione assoluta di voler continuare questo matrimonio che dura oramai da 4 anni. Nonostante le sue indiscutibili qualità, ho sempre avuto la sensazione che il turco non sia mai riuscito ad imporre il suo gioco nel Milan. Ecco perché non è da escludere che stia veramente pensando di cambiare aria, per trovare una squadra ideale per esprimersi al meglio. Per carità, tutto lecito se non fosse che come dicevo prima mancano pochi giorni alla conclusione del contratto e giustamente il Milan vuole capire le sue intenzioni per muoversi di conseguenza. La maggior pazienza del Diavolo nell’aspettare Calhanoglu è anche da ricercare nell’ambito economico. Il dar via Donnarumma a zero è stata una bella mazzata per le casse rossonere e quindi la società – prima di perdere un altro giocatore forte, sempre a parametro zero – ci sta pensando più di una volta. Comprensibile.
In questo momento di incertezza totale, poi ci si mette anche il turco a rilasciare dichiarazioni, a mio modesto parere, evitabilissime.
Dal ritiro della sua nazionale con la quale giocherà gli imminenti Europei, Calha ha parlato con una Tv Turca circa il suo futuro. Alla domanda in merito ad un suo possibile passaggio al Galatasaray, il fantasista ha affermato: “Personalmente sono aperto a tutto, l’impossibile non esiste. Se dovessi ricevere una buona offerta, perché rifiutarla?“. Ecco, diciamo che non mi sembrano esattamente le parole di un giocatore coinvolto al 100% nel progetto Milan. A questo punto però mi chiedo: ma oltre al Galatasaray che sembra seriamente interessato, quante altre squadre sarebbero disposte ad offrire al 10 turco un ingaggio superiore ai 4 milioni di euro offerti dal Milan? Fino a poche settimane fa sembrava forte l’interesse della Juve che in realtà, dopo l’arrivo di Allegri, si è del tutto defilata. Decisamente poco convinto anche l’interesse di Barcellona e Arsenal che si sono limitate solo a sondare il terreno ma nulla di più. Vuoi vedere che alla fine della fiera, l’offerta del Milan non è poi così malvagia come sembrava? Fossi in te, caro Hakan, firmerei…altrimenti va a finire che aveva ragione per davvero mio nonno.
Salentino trapiantato a Milano. Content Creator di professione, sex symbol nel tempo libero. Tra le mie passioni più forti: seguire il calcio in chiave ironica e parlare di me in terza persona.