Di Daniele Brogna
Aggiornato: 11 Maggio 2021
È successo per davvero, incredibile.
Ciò che per giorni noi milanisti abbiamo sognato ad occhi aperti, si è magicamente concretizzato. Abbiamo vinto in casa della Juventus, non succedeva da dieci lunghissimi e tristissimi anni. Una serata indimenticabile, da occhi lucidi e mal di stomaco per la gioia, una serata di quelle che ti inorgogliscono e che rafforzano il senso di appartenenza a questa maglia, a questi colori. Solo chi è stato vicino al club nei momenti bui degli ultimi anni, conditi da figuracce, giocatori improponibili e prestazioni imbarazzanti, oggi può godere a pieno di questa vittoria e, più in generale, di questa stupenda annata. Sperando che abbia anche un lieto fine.
È stata la vittoria di Pioli e del suo coraggio nell’apportare delle modifiche tattiche proprio nella partita più importante della stagione, puntando tutto sul funambolo Brahim Diaz. Fiducia ben riposta. Lo spagnolo è stato il migliore in campo in assoluto di questo big match, riuscendo a sbloccare la partita con un tocco magico da grande campione. Una dolce carezza con il piede destro e il pallone si insacca, nonostante il tentativo disperato di Giorgio Chiellini di intercettare quel pallone. Goal arrivato sullo scadere del primo tempo, una mazzata tremenda per una Juventus inesistente, con zero tiri in porta e addirittura con zero palloni toccati in aerea di rigore da Cristiano Ronaldo. Due statistiche impressionanti che non sono di certo figlie della casualità.
Il Milan ha tarpato le ali alla Juventus, riducendone gli spazi di manovra, e forse è stata questa la vera chiave tattica della partita. La Vecchia Signora è apparsa scarica fisicamente e mentalmente e – a parte una conclusione di Bentancur a inizio secondo tempo e di Dybala a fine partita – non ha praticamente costruito nulla. Meriti del Diavolo? Demeriti degli uomini di Pirlo? Sarò di parte ma per me c’è tanto Milan in questo successo. Non vai a vincere 3 a 0 a Torino solo grazie ai demeriti altrui. Il Diavolo è stato perfetto, attentissimo in difesa e spietato in attacco con 3 goal, uno più bello dell’altro: oltre alla prodezza di Brahim, va sottolineato anche il gesto tecnico di Rebic che ha disegnato una parabola velenosissima e anche l’incornata magistrale di Tomori che ha praticamente mangiato in testa a Chiellini, non proprio l’ultimo arrivato.
Il Milan ha giocato a calcio, surclassando la Juve sotto tutti i fronti. Questo risultato consente agli uomini di Pioli di avere la meglio anche sull’eventuale scontro diretto con i bianconeri considerando che all’andata Ronaldo e company si imposero a San Siro per 1-3. Questo rende il tutto ancor più assurdo e meraviglioso. Nonostante manchino solo 3 partite, la strada per coronare il sogno rossonero è ancora lunga, lunghissima.
Ora è già tempo di riconcentrarsi, mercoledì affronteremo il Torino e servirà un’altra grande prestazione per non gettare alle ortiche quanto di buono fatto all’Allianz Stadium. I granata, che devono ancora recuperare la partita con la Lazio, saranno affamati di punti per scongiurare l’incubo Serie B. Sarà una partita vera, dove entrambe le compagini proveranno il colpaccio. Gli obiettivi stagionali sono diversi, la voglia di provare a raggiungerli, invece, sarà la medesima. Mi aspetto una partita equilibrata, combattuta fino all’ultimo respiro. Lato Milan, spero che la vittoria con la Juve abbia dato la giusta carica ai ragazzi per affrontare queste ultime 3 finalissime. Il traguardo è lì, si intravede. Solo 6 punti ci separano dal sogno “Champions League”.
Salentino trapiantato a Milano. Content Creator di professione, sex symbol nel tempo libero. Tra le mie passioni più forti: seguire il calcio in chiave ironica e parlare di me in terza persona.