Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 23 Agosto 2020
Il GP di Stiria 2020, più che un gran premio di MotoGP, è stato un vero e proprio film con continui colpi di scena, uno spettacolo fuori dal comune a cui forse avevamo perso l’abitudine negli ultimi anni di dominio assoluto di Marc Marquez. Non sappiamo fino a che punto sia “merito” dell’assenza del campione del mondo, ma di certo nelle ultime gare se ne stanno vedendo i tutti i colori e infatti i nomi sul podio si alternano di continuo.
Nonostante ieri si sia corso sulla stessa pista della domenica precedente, il Red Bull Ring di Spielberg, solo Jack Miller ha confermato il suo secondo posto, mentre per tutti gli altri le posizioni sono nettamente cambiate e abbiamo assistito a un’altra “prima volta” in casa KTM: dopo il successo di Brad Binder a Brno due settimane fa, è arrivata ieri la vittoria di Miguel Oliveira, che, in un finale incredibilmente avvincente, è riuscito a beffare Jack Miller e Pol Espargaró, incarnando appieno il detto “tra i due litiganti il terzo gode”.
Ma il GP di Stiria non sarà ricordato solo per la prima vittoria in carriera di Oliveira, ma anche per l’incredibile episodio che ha visto protagonista Maverick Viñales. Lo spagnolo, pole-man della settimana scorsa e miracolato in gara come il suo compagno Valentino Rossi al momento dell’incidente tra Johann Zarco e Franco Morbidelli, questa volta si è salvato principalmente grazie ai suoi riflessi.
MotoGP Stiria 2020, Viñales, che riflessi! Rossi il migliore su Yamaha
Le Yamaha sono state le grandi assenti nel GP di Stiria. Si sono fatte notare solo in negativo per la disavventura di Maverick Viñales che, a 12 giri dal termine, è letteralmente saltato via dalla sella della sua M1 alla staccata di curva 1 che stava affrontando a 300 km/h. Il fatto di avere la prontezza di buttarsi giù dalla moto gli ha probabilmente salvato la vita: il motivo per cui è dovuto ricorrere a questa soluzione estrema, infatti, è che la M1 non frenava più! Un guaio davvero preoccupante e che solo per la bravura del pilota non si è trasformato in una tragedia. La moto è poi andata a sbattere contro le barriere e si è incendiata, mentre Viñales ha toccato il suolo a 220 km/h. La gara è stata ovviamente interrotta e, proprio come successo una settimana fa dopo l’incidente Zarco-Morbidelli, è stata necessaria una nuova partenza.
Nella prima parte della gara in testa c’era Joan Mir (Team Suzuki Ecstar) con un buon margine, seguito da Takaaki Nakagami (LCR Honda Idemitsu Honda), Jack Miller (Pramac Racing Ducati), Pol Espargaró (Red Bull KTM Factory Racing KTM), che era partito dalla pole position, Alex Rins (Team Suzuki Ecstar), Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing), Miguel Oliveira (Red Bull KTM Tech 3), Iker Lecuona (Red Bull KTM Tech 3) e Fabio Quartararo (Petronas Yamaha SRT) e questo è l’ordine in cui i piloti sono ripartiti, ma con i distacchi azzerati. Questo ha ovviamente favorito chi era dietro e Mir non è riuscito a difendere il suo primato. Miller, con le gomme soft, è riuscito a prendere il sopravvento e ha ingaggiato un duello con Pol Espargaró durato fino alla fine della gara. Ma nel frattempo, da dietro, Oliveira e Dovizioso hanno recuperato posizioni e il portoghese all’ultimo giro è riuscito a beffare tutti, approfittando della lotta tra Miller e il minore degli Espargaró per tagliare il traguardo per primo al fotofinish.
Mir, da potenziale vincitore, si è ritrovato quarto, seguito da Dovizioso, che ha certamente ottenuto un risultato peggiore di una settimana fa, quando ha vinto il GP d’Austria sulla stessa pista, ma se non altro ha recuperato ulteriore terreno in classifica generale e ora è solo a tre punti da Fabio Quartararo, ieri solo 13°, ma ancora leader iridato. Erano in tanti, però, ad aspettarsi un Dovizioso già davanti al francese dopo questo GP. Sarà interessante vedere se nelle prossime gare la Yamaha saprà tornare ai livelli delle gare di Jerez. Intanto ieri il migliore tra i piloti della casa nipponica è stato Valentino Rossi, che si è piazzato al nono posto.
Suzuki vs KTM: la polemica tra Brivio ed Espargaró
Subito dopo il GP di Stiria ci sono stati degli strascichi perché Davide Brivio, team manager Suzuki, già pesantemente deluso dal fatto che la gara sia stata spezzata dopo che in gara-1 il suo Mir stava per mettere in cassaforte una vittoria, si è scagliato contro Pol Espargaró, che è finito sul verde mentre lottava con Miller. Brivio ha detto: “Non riesco a capire la direzione gara. C’è un regolamento chiaro: quando un pilota esce dalla pista e va sul verde deve perdere una posizione. Ma, guarda caso, ‘stavolta non viene fatto nulla, mentre si è intervenuti in altre situazioni analoghe in Moto3 e in Moto2: evidentemente conta che siamo in Austria, a casa loro. Così, però, noi siamo ingiustamente fuori dal podio. Perché a volte si interviene e altre volte no?”.
Espargaró ha risposto dicendo di non essere stato avvantaggiato da quella manovra: “È chiaro che sono andato sul verde: semplicemente non potevo fare altro, Miller mi ha spostato sul verde. La regola dice che devi essere punito se guadagni con quella manovra, non se perdi: io avevo già perso una posizione, mi sembra troppo che ne avrei dovuto perdere un’altra”. Tuttavia Brivio è rimasto della sua opinione, dicendo che la regola non va interpretata in maniera soggettiva, ma oggettiva e dunque Espargaró avrebbe dovuto perdere il terzo posto, che sarebbe dunque dovuto andare a Mir, e ha giustificato il tutto dicendo: “Siamo in Austria, a casa della Red Bull e della KTM…”.
A settembre doppio appuntamento a Misano, ancora senza Marquez
Quello vinto da Miguel Oliveira è stato il 900° Gran Premio nella storia della classe regina del Motomondiale. La MotoGP si ferma adesso per tre settimane, il prossimo appuntamento è infatti con il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini che si corre a Misano, sui Circuito Marco Simoncelli, il 13 settembre. La domenica successiva, 20 settembre, si resta sulla stessa pista per il Gran Premio dell’Emilia Romagna e della Riviera di Rimini. Il mese si concluderà poi con il Gran Premio di Catalogna il 27 settembre. La Spagna sarà grande protagonista anche a ottobre e novembre: dopo il Gran Premio di Francia a Le Mans l’11 ottobre, infatti, ci saranno due GP al MotorLand Aragón: il GP di Aragón il 18 ottobre e il GP di Teruel il 25 ottobre, mentre a novembre ci saranno il Gran Premio d’Europa l’8 e il GP della Comunità Valenciana il 15, sempre sul circuito Ricardo Tormo. Il 22 novembre, invece, il Gran Premio del Portogallo all’Algarve International Circuit.
Ormai è certo che nei prossimi gran premi non rivedremo in pista Marc Marquez. Il campione del mondo in carica si è arreso e ha ammesso che ormai questa stagione è persa, perché ha deciso di dedicarsi esclusivamente a un pieno recupero fisico e per guarire dall’infortunio che ha rimediato a Jerez gli serviranno due-tre mesi, come ha comunicato Honda in una nota stampa. Il suo manager Emilio Alzamora ci ha tenuto a precisare che Marc non è stato uno stupido cercando di rientrare subito in pista, se lo ha fatto è stato solo perché glielo avevano permesso i medici.
E lo stesso Marc a DAZN Spagna ha spiegato: “Adesso devo recuperare bene: dopo la prima operazione ho seguito le raccomandazioni dei medici che mi avevano detto che potevo salire in moto e che la placca non avrebbe ceduto. Si sono sbagliati, ma continuerò a fidarmi del dottor Mir, mi ha operato mille volte e una è andata male: se ti operano a una gamba e il medico ti dice che puoi camminare senza stampelle, tu cosa fai?”. Poi ha aggiunto: “La stagione è persa, meglio recuperare bene e fare come il corpo richiede. Un osso impegna dalle 6 alle 8 settimane a saldarsi: c’era lo stesso rischio tornando a Jerez o a Brno o in Austria, è stato un errore rientrare in pista, ma dopo è più facile analizzare la situazione”.
MotoGP: classifica piloti dopo il GP di Stiria 2020
1) Fabio Quartararo (Yamaha) 70
2) Andrea Dovizioso (Ducati) 67
3) Jack Miller (Ducati) 56
4) Brad Binder (KTM) 49
5) Maverick Viñales (Yamaha) 48
6) Takaaki Nakagami (Honda) 46
7) Valentino Rossi (Yamaha) 45
8) Joan Mir (Suzuki) 44
9) Miguel Oliveira (KTM) 43
10) Pol Espargaró (KTM) 35
11) Franco Morbidelli (Yamaha) 32
12) Johann Zarco (Ducati) 30
13) Alex Rins (Suzuki) 29
14) Danilo Petrucci (Ducati) 25
15) Alex Marquez (Honda) 15
16) Aleix Espargaró (Aprilia) 15
17) Iker Leucona (KTM) 13
18) Francesco Bagnaia (Ducati) 9
19) Bradley Smith (Aprilia) 8
20) Tito Rabat (Ducati) 7
21) Cal Crutchlow (Honda) 7
22) Michele Pirro (Ducati) 4 (sostituisce Francesco Bagnaia)
23) Stefan Bradl (Honda) 0 (sostituisce Marc Marquez)
24) Marc Marquez (Honda) 0
MotoGP: classifica costruttori dopo il GP di Stiria 2020
1) Yamaha 88
2) Ducati 86
3) KTM 82
4) Suzuki 57
5) Honda 46
6) Aprilia 20
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