Di Redazione William Hill News
16 Agosto 2020
Ci attende oggi un’altra intensa domenica di motori con la Formula 1 che fa tappa in Spagna, a Barcellona, e le moto che corrono il primo di due gran premi in Austria, al Red Bull Ring. Per quanto riguarda le due ruote, come sempre stamattina ci sarà il warm-up, poi la gara più attesa, quella della MotoGP avrà inizio alle ore 14, mentre per la Formula 1 il via al giro di formazione sarà dato alle 15:10.
In MotoGP, la notizia più clamorosa di ieri, forse anche più dei risultati delle qualifiche, è stata quella data ufficialmente in mattinata da Andrea Dovizioso. La Ducati gli aveva dato una sorta di ultimatum, dichiarando che le due gare in Austria sarebbero state fondamentali per il rinnovo del suo contratto, per il quale, comunque, pensava a un ingaggio inferiore alla metà di quello che ha attualmente. Ma il forlivese ha sorpreso tutti: non ha aspettato nemmeno di scendere in pista per le qualifiche del primo di questi due GP che ha annunciato pubblicamente la separazione dalla Ducati al termine di questa stagione.
Il Dovi, dunque, non ha alcuna intenzione di rinnovare con la casa di Borgo Panigale e ha incassato la solidarietà di Casey Stoner, l’unico che in Ducati ha fatto meglio di lui. Il pilota italiano è in rotta di collisione con il team che nel frattempo ha già sistemato i contratti degli altri piloti. Quindi nella prossima stagione saranno proprio i due centauri del team ufficiale, ossia Dovizioso e Danilo Petrucci, a dire addio a Borgo Panigale. Petrucci si è già sistemato in casa KTM, il Dovi potrebbe anche seguirlo o approdare altrove. Di certo un pilota come lui non può restare senza una sella.
MotoGp: pole di Viñales davanti a Miller e Quartararo
Ma veniamo a quello che è successo finora in pista al Red Bull Ring. Ieri è arrivata la decima pole position nella top-class per Maverick Viñales, prima di questo 2020. Il pilota del team di punta della Yamaha per la prima volta è riuscito a essere il più veloce del sabato sulla pista austriaca e, con un tempo di 1:23.450, ha preceduto di meno di un decimo Jack Miller, il migliore dei ducatisti (+0.068), e Fabio Quartararo (Petronas Yamaha SRT, +0.087). Seconda fila invece per Dovizioso (+0.156), Pol Espargarò (Red Bull KTM Factory Racing, +0.162) e Joan Mir (Ecstar Suzuki, +0.223).
L’altro Espargarò, Aleix dell’Aprilia Racing Team Gresini, è stato coinvolto in uno spiacevole episodio con l’altro pilota ufficiale Ducati, Danilo Petrucci, che è rimasto fuori dalla Q2 e partirà dalla quinta fila. L’italiano ha accusato lo spagnolo di averlo ostacolato in pista nel finale della Q1, proprio quando cercava disperatamente di qualificarsi alla seconda sessione. Petrucci ha rivolto il dito medio al maggiore degli Espargaró, ma il botta e risposta non è finito nei paddock, perché è continuato poi sui social network. Lo spagnolo, infatti, ha pubblicato i tempi di Petrucci e ha scritto: “Danilo ha fatto il record nel quarto settore, proprio nel giro in cui dice che io l’ho disturbato: mi dispiace che sia fuori dalla Q2 con la moto che ha vinto negli ultimi 4 anni”. Petrucci ha replicato facendo un confronto tra la sua carriera e quella di Aleix Espargarò, sottolineando la propria vittoria e i nove podi in MotoGP a fronte di soli due podi (uno in Moto2 e l’altro in MotoGP) e due pole position nella top-class per lo spagnolo.
È rimasto fuori dalla Q2 anche il vincitore di domenica scorsa, il rookie sudafricano Brad Binder che con la Red Bull KTM Factory Racing sarebbe il padrone di casa a Spielberg. Partirà dalla sesta fila ed è stato preceduto anche dai due piloti della Red Bull KTM Tech 3 oltre che dal suo compagno Pol Espargaró. Ce l’ha fatta a superare la Q1, ma è stato poi l’ultimo in Q2 Valentino Rossi, con la stessa moto del poleman di giornata. Per quanto riguarda gli italiani, tra Dovizioso e Rossi c’è Franco Morbidelli (Petronas Yamaha SRT), che parte dalla terza fila, mentre Michele Pirro, che sostituisce l’infortunato Francesco Bagnaia, ha realizzato solo l’ultimo tempo.
MotoGp, GP d’Austria 2020: la griglia di partenza
Prima fila:
1) Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha)
2) Jack Miller (Pramac Racing Ducati)
3) Fabio Quartararo (Petronas Yamaha SRT)
Seconda fila:
4) Andrea Dovizioso (Ducati Team)
5) Pol Espargaró (Red Bull KTM Factory Racing)
6) Joan Mir (Team Suzuki Ecstar)
Terza fila:
7) Franco Morbidelli (Petronas Yamaha SRT)
8) Alex Rins (Team Suzuki Ecstar)
9) Johann Zarco (Esponsorama Racing Ducati)
Quarta fila:
10) Takaaki Nakagami (LCR Honda Castrol)
11) Miguel Oliveira (Red Bull KTM Tech 3)
12) Valentino Rossi (Monster Energy Yamaha)
Quinta fila:
13) Danilo Petrucci (Ducati Team)
14) Aleix Espargaró (Aprilia Racing Team Gresini)
15) Cal Crutchlow (LCR Honda Castrol)
Sesta fila:
16) Iker Lecuona (Red Bull KTM Tech 3)
17) Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing)
18) Alex Marquez (Repsol Honda Team)
Settima fila:
19) Stefan Bradl (Repsol Honda Team)
20) Bradley Smith (Aprilia Racing Team Gresini)
21) Tito Rabat (Esponsorama Racing Ducati)
Ottava fila:
22) Michele Pirro (Pramac Racing Ducati)
Formula 1: Mercedes in prima fila, Leclerc in P9, Vettel in P11
La Formula 1 giunge al suo sesto gran premio stagionale e per la sesta volta in pole position c’è una Mercedes, mentre per la quinta volta le Frecce Nere occupano tutta la prima fila. Finora, infatti, soltanto nel secondo GP, quello di Stiria, un pilota non Mercedes, ossia Max Verstappen, è riuscito ad affiancare Hamilton al via della gara: in tutte le altre sono sempre stati il britannico e il suo compagno di scuderia Valtteri Bottas a partire davanti a tutti. Il finlandese finora ha ottenuto due pole position, nel primo GP d’Austria e in quello della settimana scorsa (del 70° anniversario, a Silverstone), mentre Hamilton è già alla sua quarta pole stagionale: a quelle conquistate nel GP di Stiria, in Ungheria e a Silverstone, si affianca ora quella ottenuta ieri al Montmeló. È la sua 92esima pole in carriera ed è anche la numero 100 per la Mercedes nell’era power unit. Inoltre è la quinta pole per Hamilton sul circuito di Barcellona (quarta consecutiva) e ora si stacca da Ayrton Senna e si lancia verso il record di sette pole su questo circuito detenuto da Michael Schumacher.
Anche per il numero di vittorie a Barcellona, Hamilton è secondo con quattro successi dietro a Schumacher che ne ha sei. Il pilota di Stevenage, tuttavia, dopo aver conquistato la pole in 1:15.584 davanti a Bottas (1:15.643) e Verstappen (1:16.292), ha messo le mani avanti per quanto riguarda la gara e ha detto che su questa pista e in queste condizioni è difficile vincere partendo dalla pole. In particolare, ha sottolineato le difficoltà fisiche, come lo stress in frenata e in curva, soprattutto sul collo, ma anche i problemi nella gestione delle gomme. Il campione del mondo, infatti, dopo essere riuscito a vincere il primo GP a Silverstone arrivando al traguardo con tre gomme, non è riuscito a ripetersi, invece, nel secondo GP in terra britannica proprio a causa del blistering, che ha divorato le sue gomme e quelle del suo compagno Bottas, mentre Verstappen è riuscito a gestirle meglio con la sua Red Bull e ha tagliato il traguardo per primo. L’olandese, ovviamente, punta a replicare la gara di domenica scorsa, mentre Bottas ha dichiarato che domani proverà a superare Hamilton immediatamente, alla partenza, altrimenti sarebbe troppo complicato riuscire a farlo nel corso della gara.
Ennesima domenica difficile per le Ferrari, che sono riuscite a piazzare un solo uomo in top-ten e per il rotto della cuffia. Charles Leclerc ha ottenuto il nono tempo in 1:17.087 in Q3, dopo aver ottenuto un crono migliore in Q2 (1:16.953), mentre Sebastian Vettel, ancora una volta, non è riuscito a qualificarsi alla Q3 e si è fermato in Q2 con un tempo di 1:17.168 che gli vale l’undicesimo posto in griglia di partenza. Anche questa settimana, dunque, in qualifica le Ferrari hanno deluso. Finora il monegasco è tutto sommato riuscito a salvare il Cavallino salendo due volte sul podio (secondo nel GP d’Austria, terzo in quello della Gran Bretagna), ma dovrà ancora una volta sperare in eventi favorevoli in gara per riuscire a scalare tutte quelle posizioni. Intanto la Racing Point, che ha recuperato Sergio Perez, punta a salire di nuovo sul podio e il messicano sente certamente la pressione dopo che il suo sostituto Nico Hulbenberg è riuscito ad arrivare terzo dietro le Mercedes domenica scorsa. Perez parte dalla seconda fila con il quarto tempo, mentre il suo compagno Lance Stroll dalla terza con il quinto crono.
Formula 1, GP Spagna 2020: griglia di partenza
Prima fila:
1) Valtteri Bottas (Mercedes)
2) Lewis Hamilton (Mercedes)
Seconda fila:
3) Max Verstappen (Red Bull)
4) Sergio Perez (Racing Point)
Terza fila:
5) Lance Stroll (Racing Point)
6) Alexander Albon (Red Bull)
Quarta fila:
7) Carlos Sainz Jr. (McLaren)
8) Lando Norris (McLaren)
Quinta fila:
9) Charles Leclerc (Ferrari)
10) Pierre Gasly (Alpha Tauri)
Sesta fila:
11) Sebastian Vettel (Ferrari)
12) Daniil Kvyat (Alpha Tauri)
Settima fila:
13) Daniel Ricciardo (Renault)
14) Kimi Raikkonen (Alfa Romeo)
Ottava fila:
15) Esteban Ocon (Renault)
16) Kevin Magnussen (Haas)
Nona fila:
17) Romain Grosjean (Haas)
18) George Russell (Williams)
Decima fila:
19) Nicholas Latifi (Williams)
20) Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo)
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