Il Red Bull Ring di Spielberg si prepara a ospitare due gran premi consecutivi del Mondiale di MotoGP, proprio come ha fatto in Formula 1. Anche in questo caso si correrà prima il GP Austria 2020, poi, il fine settimana successivo, quindi senza soste, il GP di Stiria 2020. Mentre per le monoposto quelle in Austria sono state le prime due tappe in assoluto del Mondiale 2020 e hanno visto un doppio successo delle Mercedes prima con Valtteri Bottas e poi con Lewis Hamilton, per quanto riguarda la MotoGP siamo già alla quarta e quinta tappa.

Le prime due tappe del Mondiale 2020 di MotoGP, infatti, sono state entrambe a Jerez per il GP di Spagna e il GP di Andalusia e hanno visto vincere in entrambi i casi Fabio Quartararo in sella alla sua Yamaha. Grazie a questi due successi il centauro francese è saldamente al comando della classifica piloti con 59 punti, seguito da Maverick Viñales che ne ha 42, poi ci sono i due italiani Franco Morbidelli e Andrea Dovizioso con 31 punti a testa, mentre quinto è il rookie sudafricano Brad Binder della KTM che domenica scorsa ha interrotto il dominio di Quartararo e si è imposto nel GP della Repubblica Ceca a Brno.

MotoGP, GP Austria 2020: le KTM corrono in casa

L’exploit di domenica scorsa non fa che aumentare l’attesa attorno alla Red Bull KTM Factory Racing in vista delle due prossime gare, che saranno quelle di casa per le moto dell’azienda austriaca. Ricordiamo infatti che la sigla sta per “Kronreif und Trunkenpolz, Mattighofen”, dai nomi dell’azionista Ernst Kronreif, il fondatore Hans Trunkenpolz e il luogo di fondazione, Mattighofen, un piccolissimo comune nel distretto di Braunau am Inn, nell’Alta Austria. Inizialmente, prima che Kronreif investisse nell’azienda, la “K” stava per “Kraftfahrzeuge”, che significa “veicoli a motore”. La KTM è nota soprattutto per le sue moto da cross.

Al Red Bull Ring, dunque, tutti si attendono una conferma da parte di Brad Binder e magari anche un riscatto da parte del suo compagno Pol Espargaró, molto sfortunato domenica scorsa perché costretto ad abbandonare la gara dopo un incidente con il poleman Johann Zarco, che poi, nonostante un long lap penalty che ha dovuto scontare, è comunque riuscito a salire sul terzo gradino del podio. Per la KTM la vittoria di Brno è stata la prima nella top class e niente sarebbe più entusiasmante di una immediata conferma davanti ai colossi asiatici, ma anche davanti all’italiana Ducati che sulla pista austriaca ha un’ottima tradizione.

MotoGP, GP Austria 2020: appuntamento fondamentale per Andrea Dovizioso

Negli anni ’90, quando il circuito di Spielberg si chiamava ancora A1-Ring, si è corso nel 1996 e 1997 e c’è stato un dominio Honda; poi, da quando il Gran Premio d’Austria è tornato nel calendario, nel 2016, mentre nelle classi inferiori la Honda continuava a ottenere buoni risultati e si facevano vedere anche KTM e Kalex, nella MotoGP il dominio è stato nettamente della Ducati, che ha vinto tutte e quattro le gare che si sono disputate finora in MotoGP al Red Bull Ring. Nel 2016 si è imposto Andrea Iannone, l’anno dopo è toccato ad Andrea Dovizioso, poi nel 2018 ha vinto Jorge Lorenzo e l’anno scorso di nuovo Andrea Dovizioso, sempre con le moto di Borgo Panigale.

Il “Dovi”, dunque, è il pilota con più successi su questa pista e nelle due gare che non ha vinto è comunque salito sul podio con un secondo e un terzo posto. Ora aspetta con ansia queste due gare in terra austriaca per raddrizzare una stagione che non è cominciata benissimo. Il forlivese, dopo il terzo posto nel GP di Spagna e il sesto in quello di Andalusia, entrambi corsi sulla pista di Jerez, ha fatto peggio a Brno, ottenendo solo un undicesimo posto: un disastro per un pilota che non finiva fuori dalla top-ten dal quartultimo gran premio del 2018 (in Giappone). L’anno scorso, a parte due ritiri in Italia e in Gran Bretagna, il peggior risultato è stato il settimo posto in Australia.

Nonostante l’inizio difficoltoso, Dovizioso non è messo malissimo in classifica e al momento è quarto con gli stessi punti, 31, del terzo, che è Franco Morbidelli ed è il primo pilota non Yamaha, anche se adesso è incalzato da Binder che è a quota 28. Il vicecampione del mondo sta incontrando grosse difficoltà nella gestione della gomma posteriore, ma non è l’unico ducatista ad avere problemi con le gomme, visto che Jack Miller è addirittura arrivato a pensare che esista una sorta di complotto tra Michelin e i piloti francesi. Dovizioso però al Red Bull Ring si gioca una fetta importante del suo futuro, visto che in gioco c’è anche il rinnovo del contratto dal momento che Ducati potrebbe decidere di non puntare più su di lui in futuro, promuovendo Francesco Bagnaia (questo weekend ancora assente per la convalescenza) o Johann Zarco (esaltato da pole e terzo posto di Brno), o facendo tornare in pista Jorge Lorenzo, ritiratosi al termine della scorsa stagione. Data anche l’assenza di Marc Marquez, l’unico migliore di Dovizioso nelle ultime tre stagioni, ci si attende molto di più dal pilota forlivese nelle prossime due gare. La vittoria per lui sembra quasi d’obbligo.

MotoGP, il programma del GP Austria 2020

In Austria oggi è giornata di conferenza stampa per i piloti, poi, da domani, si fa sul serio in pista. Tutte le prove libere, le qualifiche e la gara si possono vedere in diretta tv su Sky Sport Uno e Sky Sport MotoGP (canali 201 e 208 della piattaforma Sky), mentre in streaming si possono seguire tramite SkyGo, Now TV e DAZN. La sintesi delle qualifiche e la gara si potranno vedere in chiaro su TV8, ma solo in differita.
Vediamo qui di seguito gli orari di prove libere, qualifiche, warm-up e gara del Gran Premio d’Austria.

Venerdì 14 agosto 2020
Ore 9:55-10:40, Prove libere 1
Ore 14:10-14:55, Prove libere 2

Sabato 15 agosto 2020
Ore 9:55-10:40, Prove libere 3
Ore 13:30-14:00, Prove libere 4
Ore 14:10-14:25, Qualifica 1
Ore 14:35-14:50, Qualifica 2

Domenica 16 agosto 2020
Ore 9:40-10:00, Warm-up
Ore 14:00, Gara del Gran Premio d’Austria