Nel primo e probabilmente unico Gran Premio di Stiria nella storia della Formula 1, Lewis Hamilton ha ottenuto la sua 85esima vittoria in carriera e ora è a sole sei vittorie dal record di Michael Schumacher. Erano invece 86 le gare consecutive in cui almeno una Ferrari è sempre arrivata a punti. Ieri, però, questa serie si è interrotta e così per la prima volta dopo 86 gran premi non c’è stata nemmeno una Rossa tra le prime dieci classificate.

Le Ferrari, in realtà, non sono proprio arrivate al traguardo: sono uscite di scena poco dopo il via, a causa di un contatto tra le due in curva 3, quando Charles Leclerc, partito dal 14° posto in griglia dopo la penalità rimediata per aver ostacolato Daniil Kvyat (AlphaTauri) nelle qualifiche, ha provato a infilarsi in un buco con un evidente eccesso di ottimismo e così ha danneggiato la propria monoposto e anche quella del compagno di scuderia Sebastian Vettel. Il tedesco è subito andato ai box ed è stato costretto a ritirarsi, seguito poco dopo da Leclerc, che ha provato a continuare, ma ha poi dovuto alzare bandiera bianca dopo pochi giri.

Leclerc ha immediatamente riconosciuto la propria colpa, ha chiesto scusa a Vettel e al team, ma intanto un intero weekend è andato completamente alle ortiche. La Ferrari aveva apportato delle modifiche durante la settimana e c’era la curiosità di vedere come se la sarebbe cavata nel passo gara dopo il disastro nelle qualifiche, ma purtroppo non c’è stato proprio modo di vederla all’opera e ora anche sul GP d’Ungheria della prossima settimana c’è un grande punto interrogativo per quanto riguarda la possibile prestazione delle Rosse.

Il Gran Premio di Stiria, oltre a rimarcare il momento buio delle Ferrari, ha però regalato altre conferme: prima di tutto l’immensa superiorità delle Mercedes, che hanno concluso con una doppietta; poi il nome di Max Verstappen come primo avversario delle Frecce d’Argento. L’olandese della Red Bull, molto sfortunato nel primo GP d’Austria, si è riscattato in questo weekend, ma ricordiamo che stiamo parlando della pista di casa per la sua scuderia, quella in cui ha vinto nel 2018 e nel 2019. Quindi, se da una parte è confermato che il suo ruolo sarà quello di principale rivale di Hamilton e Bottas, dall’altra parte è anche evidente che quest’anno il gap tra le Mercedes e tutte le avversarie è ancora più rimarcato. Hamilton ha costruito la sua vittoria sabato, con una straordinaria pole position, e così in gara ha dovuto solo controllare, rimanendo in testa dall’inizio alla fine.

Tra le altre conferme ci sono le McLaren e in particolare Lando Norris, che è arrivato quinto nel Gp di Stiria nonostante abbia avuto un po’ di sfortuna in questo weekend: sulla griglia di partenza è stato penalizzato di tre posizioni per un sorpasso in regime di bandiere gialle durante le prove libere, e così si è ritrovato a partire dalla nona posizione nonostante avesse ottenuto il sesto tempo. Poi ha dovuto combattere anche con il mal di schiena ma, nonostante tutte queste avversità, è arrivato quinto, quattro posizioni davanti al suo compagno di scuderia Carlos Sainz. Altra interessante conferma arriva dalla Racing Point, la scuderia che in questi primi due gran premi ha sorpreso moltissimo. Ieri Sergio Perez, che in qualifica era andato male a causa della pioggia, è stato capace di risalire dal 17° al sesto posto! E bene ha fatto anche il suo compagno Lance Stroll che ha chiuso in settima posizione.

Valtteri Bottas, vincitore del GP d’Austria da dominatore e ieri secondo in quello di Stiria sulla stessa pista, guida la classifica piloti davanti a Hamilton, che invece nel primo GP, pur avendo chiuso al secondo posto, si è ritrovato retrocesso in quarta piazza a causa di una penalità di cinque secondi per aver danneggiato Alexander Albon della Red Bull. Al terzo posto della classifica, invece, c’è proprio il giovane Lando Norris che precede Charles Leclerc e Sergio Perez, il messicano della Racing Point che dunque, per ora, è addirittura davanti a Verstappen, terzo ieri, ma out nel primo GP.

Formula 1, classifica piloti dopo il GP di Stiria 2020

Vediamo la situazione nella classifica piloti dopo i primi due gran premi della stagione 2020:

1) Valtteri Bottas (Mercedes) 43 punti
2) Lewis Hamilton (Mercedes) 37
3) Lando Norris (McLaren) 26
4) Charles Leclerc (Ferrari) 18
5) Sergio Perez (Racing Point) 16
6) Max Verstappen (Red Bull) 15
7) Carlos Sainz (McLaren) 13
8) Alexander Albon (Red Bull) 12
9) Pierre Gasly (AlphaTauri) 6
10) Lance Stroll (Racing Point) 6
11) Esteban Ocon (Renault) 4
12) Daniel Ricciardo (Renault) 4
13) Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) 2
14) Daniil Kvyat (AlphaTauri) 1
15) Sebastian Vettel (Ferrari) 1
16) Nicholas Latifi (Williams) 0
17) Kimi Räikkönen (Alfa Romeo) 0
18) Kevin Magnussen (Haas) 0
19) Romain Grosjean (Haas) 0
20) George Russell (Williams) 0

Formula 1, classifica costruttori dopo il GP di Stiria 2020

E questa è la classifica costruttori dopo il GP d’ Austria e il GP di Stiria:

1) Mercedes 80 punti
2) McLaren Renault 39
3) Red Bull Racing Honda 27
4) Racing Point BWT Mercedes 22
5) Ferrari 19
6) Renault 18
7) AlphaTauri Honda 7
8) Alfa Romeo Racing Ferrari 2
9) Williams Mercedes 0
10) Haas Ferrari 0

Il programma del GP d’Ungheria 2020

Non c’è però tempo per riposare, né per festeggiare perché già il prossimo weekend si torna in pista con il Gran Premio d’Ungheria. La Formula 1, dunque, si sposta di pochi chilometri da Zeltweg a Budapest, per la terza gara della stagione. Il circuito è l’Hungaroring, lungo 4.381 km, da ripetere in gara per 70 volte, per un totale di 306.63 km. Il giro record del circuito al momento appartiene a Max Verstappen, che l’anno scorso ha fermato il cronometro su un tempo di 1:17.103 in gara, dopo aver guadagnato la pole position in 1:14.572. Nella passata stagione, però, a vincere, partendo dalla seconda fila, è stato Lewis Hamilton davanti a Verstappen, distanziato di quasi 18 secondi, e a Vettel, arrivato al traguardo un minuto dopo la Mercedes e davanti a Leclerc.

L’Hungaroring è un circuito piuttosto diverso dal Red Bull Ring su cui i piloti hanno corso nelle ultime due settimane. Permette i sorpassi praticamente solo nelle prime due curve e il GP d’Ungheria è spesso fortemente influenzato dal meteo, che può essere molto instabile passando da temperature altissime alla pioggia. La strategia delle gomme può essere decisiva come è successo l’anno scorso, quando Hamilton ha vinto grazie alle abilità del suo stratega James Vowles, che gli ha fatto fare un secondo pit-stop per montare gomme medie, certo che Verstappen, con le hard che aveva montato nel proprio pit-stop, non sarebbe riuscito ad arrivare fino in fondo. E anche il terzo posto di Vettel è stato frutto della migliore abilità nel gestire gomme e benzina rispetto a Leclerc, che gli era stato davanti per tutta la gara ma si è trovato in difficoltà negli ultimissimi giri.

Il record della pista che, come abbiamo visto, è stato stabilito da Verstappen lo scorso anno, è appartenuto per molti anni a Michael Schumacher, che lo aveva fissato a 1:19.071 nel 2004 ed è rimasto imbattuto per ben 15 anni. Ma il vero re di questo circuito è proprio Lewis Hamilton che ha vinto il GP d’Ungheria per ben sette volte, più di chiunque altro. E anche quest’anno il favorito numero 1 sarà lui. Ma vediamo qui di seguito il programma del prossimo weekend con prove libere, qualifiche e gara che si potranno seguire in diretta tv su Sky Sport e in streaming tramite SkyGo, mentre in chiaro si potranno vedere solo in differita le qualifiche e la gara alle ore 18 del giorno stesso in cui si svolgeranno.

GP Ungheria 2020

Venerdì 17 luglio 2020
Ore 11:00-12:30, Prove libere 1
Ore 15:00-16:30, Prove libere 2

Sabato 18 luglio 2020
Ore 12:00-13:00, Prove libere 3
Ore 15:00-16:00, Qualifiche

Domenica 19 luglio 2020
Ore 15:10, Gran Premio d’Ungheria