Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 22 Maggio 2020
Il 22 maggio di 33 anni fa nasceva a Belgrado uno dei campioni più grandi della storia dello sport e che è in corsa per diventare il tennista più grande di sempre: tanti auguri a Novak Djokovic, l’attuale numero 1 della classifica ATP.
Proprio i suoi 33 anni gli garantiscono ancora qualche anno di carriera che potrebbero consentirgli di battere, per numero di tornei vinti e in particolare di titoli dello Slam, gli unici due tennisti che ora lo precedono nella speciale classifica dei più vincenti e che sono entrambi più “anziani” di lui, Roger Federer e Rafael Nadal.
In questo 2020, nonostante finora si sia giocato solo per due mesi appena, Djokovic ha vinto 18 partite senza perderne nessuna, conquistando così tre titoli, ossia tutti i tornei a cui ha partecipato: gli Australian Open e l’ATP 500 di Dubai individualmente, l’ATP Cup con la Serbia.
Novak Djokovic sarà The GOAT?
The Greatest of All Times, il più grande tennista di tutti i tempi, sarà uno tra Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic. Anche se al momento il serbo è terzo nella speciale classifica dei giocatori con più titoli dello Slam, vista la sua condizione fisica e i suoi 33 anni contro i quasi 39 dello svizzero e i quasi 34 dello spagnolo, è da molti considerato il favorito per diventare ‘The GOAT’ del tennis, a fine carriera.
Al momento Federer è a quota 20 Slam, Nadal a 19 e Djokovic a 17. Inoltre il serbo è terzo anche nella classifica dei giocatori con più settimane al numero 1 nella classifica ATP: Federer è primo con 310, Pete Sampras secondo con 286 e Djokovic terzo con 282. Anche in questo caso il primato sembra per lui un traguardo a portata di mano.
Djokovic è già il campione che ha guadagnato di più nella storia del tennis con i suoi quasi 144 milioni di dollari ottenuti solo come premi, cui poi vanno aggiunti tutti i guadagni ottenuti dagli sponsor. Nole, comunque, è un campione che si distingue anche per le iniziative benefiche fuori dal campo con la sua Novak Djokovic Foundation.
Il serbo è anche l’unico, in tutta la storia del tennis, ad aver vinto almeno una volta tutti i nove tornei Masters 1000, completando così il Career Golden Masters. È inoltre il primo nella classifica dei vincitori dei Big Titles, che includono tornei dello Slam, Masters 1000, ATP Finals e Olimpiadi. Ha infatti vinto cinque volte il Masters di fine anno (2008, 2012, 2015, 2018 e 2019), ha conquistato 34 tornei Masters 1000 e ha anche vinto una medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Pechino 2008. Con la Serbia, oltre all’ATP Cup di quest’anno, ha anche vinto la Coppa Davis nel 2010. In poche parole, non si è fatto mancare nulla.
Per quanto riguarda gli Slam, possiamo dire che Nole sta agli Australian Open come Federer sta a Wimbledon e Nadal sta al Roland Garros. Nello Slam australiano, infatti, il serbo è il più vincente con ben otto titoli, un record. Ha vinto poi cinque volte Wimbledon, tre volte gli US Open e una volta sola, nel 2016, il Roland Garros. Come Serena Williams, anche Djokovic non è riuscito a completare il Grande Slam nell’arco di un anno solare, ma è riuscito a vincere tutti e quattro gli Slam, consecutivamente, da Wimbledon 2015 al Roland Garros 2016 (Grande Slam virtuale o “Nole Slam”).
In totale finora Djokovic ha conquistato 79 titoli, mettendo insieme 911 partite vinte e 187 sconfitte. Ha disputato altre 34 finali oltre le 79 vinte. La prima volta che è diventato numero 1 al mondo è stato il 4 luglio 2011 e da allora gli unici anni in cui non ha occupato la prima posizione sono stati il 2013, il 2016 e il 2017.
In Italia è molto apprezzato, anche perché parla benissimo la nostra lingua essendo stato allenato per anni da Riccardo Piatti (e sua moglie Jelena ha frequentato l’università Bocconi). Tuttavia, dal punto di vista del tifo, tra i Big Three è il meno amato. A Roma ha trionfato per ben quattro volte agli Internazionali d’Italia: nel 2008 battendo in finale Stan Wawrinka, nel 2011 e 2014 sconfiggendo Rafa Nadal e nel 2015 superando Roger Federer. Sempre al Foro Italico è arrivato in finale altre cinque volte: in tre occasioni è stato battuto da Nadal (2009, 2012 e 2019), una volta da Andy Murray (nel 2016) e una da Alexander Zverev (nel 2017).
Djokovic e la rivalità con Federer e Nadal
Djokovic è in vantaggio negli scontri diretti sia con Federer sia con Nadal. Con lo svizzero ha giocato 50 volte e in 27 occasioni ha vinto, in 23 ha perso. I due sono in parità sia sulla terra (con 4 vittorie a testa), sia sul cemento (con 14 vittorie a testa), mentre Djokovic è avanti sia sul cemento indoor (6-4) sia sull’erba (3-1).
Il serbo e l’elvetico hanno giocato contro in cinque finali Slam: agli US Open 2007 (vittoria di Federer), a Wimbledon 2014, 2015 e 2019 e agli US Open 2015, tutte finali vinte da Djokovic. Proprio la finale di Wimbledon 2019 è stata la partita più lunga tra questi due giocatori, durata ben 4 ore e 57 minuti (ed è anche la più lunga della storia di Wimbledon e la seconda nella storia di tutti gli Slam). Quel match è finito 7-6(5), 1-6, 7-6(4), 4-6, 13-12(3) per Djokovic dopo che Federer ha anche avuto due Championship point nel set decisivo.
Contro Nadal gli incontri finora sono stati in tutto 55, con 29 vittorie per Djokovic e 26 per lo spagnolo. Fino al 2010 Rafa conduceva per 16-7, poi Nole ha ribaltato la situazione in suo favore. Sulla terra Nadal ha vinto 17 volte e perso sette, sull’erba sono in parità sul 2-2, mentre sul cemento Nole è nettamente superiore con 20 vittorie a fronte di 7 sconfitte. Tra di loro si sono disputate otto finali Slam, quattro addirittura consecutive tra il 2011 e il 2012 e il bilancio è in parità, 4-4. La sfida più lunga è stata quella degli Australian Open 2012 di ben 5 ore e 53 minuti (la più lunga di sempre negli Slam): Nole ha avuto la meglio per 5-7, 6-4, 6-2, 6(5)-7, 7-5. Il serbo, dunque ha disputato e vinto entrambe le finali più lunghe della storia dei Major. Negli incontri complessivi negli Slam, Nadal conduce 9-6, mentre Nole è in vantaggio 16-12 nei match contro Rafa giocati nei Masters 1000.