Di Redazione William Hill News
27 Dicembre 2019
Manca ancora un turno per chiudere il girone di andata della Liga, ma la situazione non potrà di certo essere stravolta, ragion per cui è possibile fare già un bilancio della prima parte del massimo campionato spagnolo. Come da copione, sono Barcellona (39) e Real Madrid (37) a guardare tutti dall’alto della classifica. Una sfida testa a testa fin qui quella tra blaugrana e blancos, con il Siviglia (34) che si è guadagnato sul campo i gradi di terza forza del campionato, sicuramente di più dell’Atletico Madrid. La squadra allenata da Diego Simeone è quarta con 32 punti, ma solo negli ultimi due turni si è destata da un lungo periodo di “pareggite”.
Barcellona: Griezmann non convince
Il Barcellona è indubbiamente la formazione che fin qui ha avuto il rendimento più costante. Il tecnico Ernesto Valverde è spesso nel mirino della critica perché ha trasformato i blaugrana in una formazione più pratica che spettacolare, rispetto alla tradizione dei catalani, ma i risultati sono indubbiamente dalla sua parte, almeno a livello nazionale. A trascinare la capolista della Liga ci sono, manco a dirlo, Suarez (10 reti in 16 presenze) e Messi (13 gol in altrettante partite), anche se la “Pulce” ha dovuto iniziare in ritardo la sua stagione per via di un infortunio. Sta andando bel al di sotto delle aspettative, invece, Antoine Griezmann, in gol solo 7 volte su 17 presenze. L’ex Atletico Madrid è stato l’investimento più importante del mercato estivo blaugrana, ma fin qui il nazionale francese non è stato “le petit diable” ammirato con i Colchoneros.
Il Real punta sulle nuove leve
È reduce da tre pareggi consecutivi, tra cui anche quello del Clasico al Camp Nou, il Real Madrid di Zinedine Zidane. L’inizio di stagione è stato in salita per i Blancos, ma dopo un paio di mesi di alti e bassi il tecnico francese sembra essere riuscito a trovare il bandolo della matassa. I madrileni sono tornati formazione solida che concede ben poco agli avversari, ma fin qui il solo Benzema (12 reti) si è distinto sugli altri in fase realizzativa. A parte il francese, gli attaccanti hanno contribuito ben poco alla finalizzazione del Real, compreso Eden Hazard, acquistato dal Chelsea in estate e fin qui spesso ai box per noie fisiche. Insomma, c’è tanta voglia di rinnovamento nel club di Florentino Perez e nella seconda metà della stagione ci si attende tanto da talenti come Vinicius e Rodrygo, che godono di grande considerazione da parte dell’allenatore.
Siviglia rivitalizzato da Lopetegui
Il Siviglia di Julen Lopetegui non è nemmeno più una sorpresa. Dopo le parentesi sfortunate sulle panchine della nazionale spagnola e del Real Madrid, l’ex portiere ha trovato l’ambiente ideale per mettere in pratica la sua idea di calcio. Molto esigente con tutti i suoi giocatori, il suo Siviglia fa del mutuo soccorso tra reparti il proprio punto di forza. Tutti partecipano a sviluppo e finalizzazione, ma al tempo stesso tutti aiutano anche in fase di non possesso palla. Non è un caso che il miglior realizzatore sia Ocampos, con solo 5 marcature, perché in questa squadra segnano un po’ tutti. A centrocampo la regia è affidata all’ex Inter Banega, ma sono diversi gli elementi tecnici nella rosa di Lopetegui: dall’ex Palermo Vazquez, passando per de Jong e senza dimenticare l’esperto Jesus Navas, ormai arretrato definitivamente al ruolo di terzino.
L’Altetico Madrid di Diego Simeone è al momento la quarta forza della Liga, ma l’impressione è che la rosa dei Colchoneros non abbia ancora espresso totalmente il suo potenziale. Sta segnando con una buona media l’ex bianconero Alvaro Morata (7 gol in 15 presenze), ma l’investimento fatto su Joao Felix non ha ancora soddisfatto appieno il Cholo. Il portoghese, erede designato di Cristiano Ronaldo, non sta ancora giocando ai livelli raggiunti con la maglia del Benfica, ma non poteva essere altrimenti avendo cambiato completamente sistema di gioco e metodi di lavoro. L’assenza di Diego Costa, fermo ai box per infortunio, non ha inoltre aiutato Simeone e i suoi, che spesso sono mancati proprio in esperienza per portare a casa partite complicate.
Occhio al Valencia
È attualmente 8°, ma merita attenzioni il Valencia di Albert Celades, formazione che si è messa in mostra anche in Champions League e che sarà tra l’altro avversario dell’Atalanta agli ottavi della massima competizione europea. Trascinata dal talento di Ferran Torres, la squadra di Celades coniuga elementi esperti e giovani assai promettenti che in partita secca possono dare fastidio a qualunque tipo di avversario. Insomma, nella seconda parte di stagione i valenciani potrebbero raccogliere qualcosa in più in termini di punti e giocarsela per le posizioni di classifica che contano.
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