Di Andrea Solaini
Aggiornato: 23 Settembre 2019
Le ultime due giornate della rassegna iridata hanno regalato finalmente emozioni, partite impazzite e altre 6 squadre qualificate al 2° turno. E ieri e’ arrivata anche la 3a sfida degli Azzurri, una sconfitta (onorevole) contro la Serbia.
È finita 77-92 per una delle favorite del torneo, che chiude imbattuta (come ci si aspettava) il girone e lancia la sfida agli Usa.
L’Italia però, esce a testa alta da una sfida proibitiva come quella con i serbi, e lo fa giocando oltre 30 minuti alla pari con i vice campioni in carica, costretti a richiedere degli extra-sforzi alle proprie stelle, e alla fine trascinati al successo da un Bogdanovic in versione Mvp a quota 31 punti.
Jokic e gli altri lunghi di Djordjevic fanno il resto, e a Sacchetti non basta un Gallinari immarcabile a tratti (26 con 8/13), oltre a un Belinelli da 15 e 4 assist. Nel break decisivo, 12 punti dell’ex Olimpia Milano Radulica (tutti su tiro libero…).
Dopo il successo di Portorico in volata sulla Tunisia, l’Italia ha ora il suo destino “tracciato”: tra venerdi e domenica due partite contro Spagna e Portorico, entrambe da vincere, per provare a strappare il secondo posto in un gironcino a 4, dove però ci si porta il risultato della squadra con cui si è passati (noi a quota 0, la Serbia parte da 2. Stesso discorso vale per Spagna, e Portorico, che avrà il nostro stesso problemino…).
Tra le gare del mercoledì, da segnalare anche la “rovinosa” caduta dei padroni di casa della Cina, sconfitti ed eliminati dal Venezuela, mentre l’Argentina dell’eterno Luis Scola, piega la Russia e strappa il primato del suo girone.
Doveroso fare anche un passo indietro alle gare di martedì, quando una magica Turchia non è riuscita a scrivere la storia battendo il Team USA, ma la sconfitta di un punto dopo un tempo supplementare manda un messaggio chiaro: per la medaglia d’oro sarà bagarre totale!
Il 93-92 che ha premiato gli Stati Uniti non deve ingannare: la squadra europea ha avuto una serie di occasioni incredibili per chiudere la gara, sia nel finale dei regolamentari che nell’overtime dove Balbay e Osman lasciano sul ferro 4 tiri liberi mortali sul +1. Sono questi gli errori che permettono a Khris Middleton (il migliore dei suoi) di siglare il sorpasso definitivo. Naturalmente, l’americano, con un glaciale 2/2 in lunetta. La Turchia mastica amarissimo, e soprattutto, per non uscire, dovrà battere la Repubblica Ceca nello spareggio di oggi a Shangai.
Team Usa si qualifica da prima nel gruppo E, ma lascia un’impressione di fragilità complessiva che di certo non lascia tranquillo coach Popovich in vista della seconda fase, oltre ad alimentare speranze e consapevolezza nelle grandi rivali (Serbia, Francia & Spagna).
Meno rumorosa (non parlando di calcio), ma non per questo meno sorprendente, l’eliminazione della Germania, sconfitta all’esordio dalla Francia, ma solo dopo un 74-78 tirato in cui Schroeder & c. avevano rimontato il 4-16 iniziale, mostrando anche un certo spirito.
E invece nella sfida/spareggio con la Repubblica Dominicana è arrivata la seconda sconfitta (68-70), con i centro-americani che al contrario possono esultare festeggiando la loro prima storica qualificazione alla seconda fase di un Mondiale.
Altri verdetti arrivano infine dal gruppo H, dove la coppia di testa Australia-Lituania, vince anche la seconda partita (su Canada e Senegal), e chiude la pratica qualificazione, in attesa dello scontro diretto che deciderà il 1° posto del gruppo.
Ex cestista, giornalista dal 2006, una delle “voci” del basket su Eurosport. Spiegare è la sua vita, abbiate pazienza...