Il 24 marzo del 2007 fu inaugurato il nuovo Wembley Stadium, l’impianto che ospita le partite casalinghe della nazionale di calcio dell’Inghilterra, con un’amichevole che vide protagoniste l’allora formazione Under 21 di “Sua Maestà” allenata da Nigel Pearson e l’Italia dell’allora ct Pierluigi Casiraghi. Il vecchio impianto di Wembley, inaugurato nel 1923 fu demolito nel 2003 appunto per fare spazio al nuovo stadio da 90.000 posti. Per l’inaugurazione, la FA inglese decise di invitare la Figc per una sfida tra nazionali giovanili che è passata alla storia.

Il match, disputatosi davanti a circa 60.000 spettatori, si concluse con il punteggio di 3-3 in virtù della tripletta di Giampaolo Pazzini per l’Italia e le reti di Bentley, Routledge e Derbyshire in favore dei britannici. Come spesso accade, però, non tutti i calciatori protagonisti con le nazionali Under 21 riescono ad avere carriere importanti ed è inevitabilmente anche il caso di alcuni protagonisti della gara che inaugurò il nuovo Wembley. Ma c’è anche qualcuno che poi non ha tradito le attese e ha continuato a far parlare di sè.

La “pazza” carriera di Pazzini e i record di Chiellini

Partendo proprio dal protagonista azzurro della notte di Wembley, autore di uno storico hat-trick, Giampaolo Pazzini, a 36 anni è ancora protagonista in Serie A con la maglia dell’Hellas Verona. Il bomber di Pescia ha vissuto dopo il 2007 un’ottima carriera, con una grande stagione alla Sampdoria in coppia con Cassano, e le parentesi con Inter e Milan. Il tutto condito da 25 presenze e 4 reti con la maglia della nazionale italiana maggiore.

In campo il 24 marzo del 2007 c’era anche Giorgio Chiellini, attuale capitano e recordman della Juventus. Allora il difensore livornese giocava da terzino sinistro, ma con gli anni si è trasformato in uno dei centrali più forti della storia del calcio italiano e internazionale. I suoi numeri sono impressionanti, così come i trofei che è riuscito a collezionare con la Vecchia Signora a livello nazionale.

La sfortuna di “Pepito” Rossi

Carriera sfortunata, invece, per Giuseppe Rossi, uno dei tre attaccanti schierati da Casiraghi in quella storica notte del 2007. Dopo la parentesi inglese con il Manchester United, Rossi torna in Italia mettendosi in mostra soprattutto con la maglia del Parma. Poi il trasferimento in Spagna al Villarreal e il ritorno in Italia. La carriera di “Pepito” è stata però inevitabilmente condizionata da diversi gravi infortuni che probabilmente lo hanno costretto a raccogliere meno di quanto meritasse. Nelle ultime stagioni, tanta sfortuna sia in Italia sia in Spagna (parentesi con Levante e Celta Vigo), fino all’attuale esperienza nel Real Salt Lake, squadra della Major League Soccer americana.

È ancora uno dei protagonisti della Serie A il difensore Mimmo Criscito, che dopo tante stagioni in Russia allo Zenit San Pietroburgo, è rientrato al Genoa, di cui ne è il capitano. Gioca in Serie B con l’Ascoli, invece, Simone Padoin, calciatore che può vantare ben quattro scudetti vinti con la Juventus tra il 2012  e il 2016. Si è ritirato da poco, invece, dopo essere stato scaricato dal Milan, il centrocampista Riccardo Montolivo, che ha dato il meglio di sé probabilmente con le maglie di Atalanta e Fiorentina.

Graziano Pellè, che ha vissuto il suo periodo migliore durante gli Europei 2016 in Francia, attualmente gioca in Cina con lo Shandong Luneng: il suo trasferimento nella Super League ha avuto una cassa di risonanza importante poiché nonostante non fosse proprio un top player, gli è stato riconosciuto dai cinesi uno stipendio di circa 16 milioni di euro. Dopo le 6 presenze al Benevento nel 2018 si è ritirato,invece, Antonio Nocerino, che comunque può vantare una buona stagione alla Juventus del dopo Calciopoli e tre campionati con il Milan in cui ha messo a segno anche 12 reti grazie alle imbeccate di Zlatan Ibrahimovic.

Che fine hanno fatto…

Ci si aspettava sicuramente di più dalle carriere di Gianluca Curci, ex portiere della Roma che nell’ultima stagione ha giocato in Svezia ed è attualmente svincolato, così come da quelle dei vari Rosina (oggi alla Salernitana), Andreolli (svincolato) e Lupoli (attualmente in Serie C con la Virtus Verona).

Tra gli inglesi in campo nella notte di Wembley del 24 marzo 2007, hanno avuto grandi carriere il difensore Cahill (Chelsea), oltre che il centrocampista Milner, salito sul tetto d’Europa con il Liverpool l’anno scorso, e Ashley Young, attuale esterno sinistro dell’Inter di Antonio Conte. Promettevano tanto, ma hanno raccolto poco, invece, elementi come il difensore centrale Anton Ferdinand, fratello di Rio Ferdinand, bandiera del Manchester United, Agbonlahor e Routledge, verie e proprie “frecce” che non hanno mai fatto quel decisivo salto di qualità da buoni giocatori a grandi campioni.

Inghilterra U21-Italia U21 3-3, 24 marzo 2007: il tabellino

INGHILTERRA: Camp; Rosenior (12’st Hoyte), Ferdinand, Cahill, Baines; Routledge (12’st Milner), Bentley (43’st Young), Reo-Cocker; Agbonlahor (1’st Derbyshire), Lita, Richardson. In panchina: Alnwick, Hart, Cattermole, Huddlestone. Ct: Pearson.
ITALIA: Curci; Potenza (1’st Raggi), Andreolli, Mantovani (18’st Coda), Chiellini (18’st Criscito); Montolivo, Nocerino (18’st Lazzari), Padoin (1’st De Martino); Rosina, Pazzini (35’st Pellè), Rossi (18’st Lupoli). In panchina: Viviano, Paonessa, Dessena. Ct: Casiraghi.
ARBITRO: Vink (Olanda).
MARCATORI: 1’pt, 8’st e 22’st Pazzini, 31’pt Bentley, 7’st Routledge, 14’st Derbyshire.