Il 15 maggio del 1988 inizia l’epopea del Milan di Arrigo Sacchi: dopo 9 anni di digiuno, i rossoneri conquistano nuovamente lo scudetto, ma soprattutto aprono un ciclo che rimarrà leggendario, per titoli ma soprattutto per la rivoluzione dal punto di vista del gioco praticate dal tecnico di Fusignano.

Milan 1987-88: Berlusconi sceglie Sacchi e gli olandesi

Silvio Berlusconi decide, al termine della stagione 1986-87, di affidare la panchina del ‘Diavolo’ ad Arrigo Sacchi, il cui Parma – affrontato in tre occasioni in Coppa Italia – ha destato grandi impressioni a livello di organizzazione tattica. Oltre ad un nuovo allenatore, il patron rossonero rivoluziona la rosa portando a Milano gli olandesi Marco van Basten (Ajax) e Ruud Gullit (PSV), Angelo Colombo (Udinese) e Carlo Ancelotti (Roma), lasciando partire gli inglesi Ray Wilkins e Mark Hateley.

Il Milan si presenta ai nastri di partenza della stagione con un comparto giocatori giovane ma al contempo di grande qualità. La difesa è rodata, con Tassotti, BaresiFilippo Galli e Maldini, ma in panchina c’è anche un emergente che diventerà uno dei pilastri della difesa negli anni a venire, e cioè Alessandro Costacurta, appena rientrato dal prestito al Monza. A centrocampo, tanta qualità sulle fasce grazie alla tecnica di Donadoni ed Evani, mentre in attacco le riserve di lusso sono Massaro, Virdis e Mannari.

Van Basten subito KO

La stagione 1987-88 inizia bene per il Milan, che batte il Pisa per 3-1 e Van Basten bagna l’esordio con il suo primo gol in Serie A su calcio di rigore. Alla quinta giornata, però, il centravanti olandese rimedia un grave infortunio che lo tiene lontano dai campi di gioco fino ad aprile. I rossoneri avviano un lungo testa a testa con i campioni d’Italia del Napoli e la Roma che, battuta il 13 dicembre a Milano, si vede assegnare la vittoria a tavolino per un petardo che ha colpito il portiere giallorosso Tancredi. Nell’ultimo turno dell’anno solare 1987, il Milan vince il derby contro l’Inter (1-0), ma ha ancora 5 punti di ritardo dal Napoli capolista. Ed è proprio lo scontro diretto ad aprire il 1988: Il 3 gennaio gli azzurri vanno in vantaggio a San Siro con Careca, ma vengono rimontati dai rossoneri che mettono a segno un poker con: Colombo, Virdis, Gullit (fresco di premiazione con il pallone d’oro 1987) e Donadoni.

La rimonta sul Napoli nel girone di ritorno

Il girone di ritorno è una cavalcata senza precedenti per il Milan di Sacchi, che non subisce nemmeno una sconfitta e recupera anche il suo alfiere d’attacco Marco Van Basten. L’olandese si ripresenta in campo contro l’Empoli il 10 aprile mettendo a segno la rete decisiva dell’1-0. Nelle due giornate successive i rossoneri battono la Roma in trasferta e l’Inter nel derby di ritorno, portandosi ad un solo punto dal Napoli alla vigilia dello scontro diretto al San Paolo. I partenopei hanno la possibilità di giocarsi il tricolore in casa, ma perdono nonostante le reti di Maradona e Careca: per i rossoneri vanno in gol Virdis (doppietta) e Van Basten. Il Milan sale in vetta alla classifica di Serie A e per il Napoli è notte fonda.

Nelle ultime due gare della stagione, infatti, la squadra di Sacchi pareggia in casa contro la Juventus (0-0) e a Como (1-1), ma i partenopei non approfittano dei mezzi passi falsi della capolista e incappano in due sconfitte contro Fiorentina in trasferta e in casa con la Sampdoria. Per il Milan è l’11° scudetto, il primo dopo un lungo digiuno durato 9 anni, quello che darà alla squadra di Sacchi la consapevolezza di essere davvero grande e di potersela giocare con chiunque anche in Europa, come poi confermeranno le stagioni successive.

Il Milan 1987-88 nelle coppe

Per quanto riguarda le coppe, invece, la stagione 1987-1988 non è certamente da ricordare per il primo Milan di Arrigo Sacchi. In Coppa Italia, dopo aver superato il primo turno chiudendo il girone eliminatorio al secondo posto, i rossoneri vengono eliminati dall’Ascoli il 20 gennaio ’88 ai calci di rigore. In Coppa Uefa, competizione che il Milan gioca allo stadio Via del Mare di Lecce per la squalifica di San Siro in ambito europeo, ai 32esimi di finale i rossoneri battono lo Sporting Gijon in casa per 3-0 ribaltando lo 0-1 dell’andata. Ai 16esimi arriva però l’eliminazione per mano dell’Espanyol: i rossoneri perdono 2-0 la gara di andata e non riescono poi nella rimonta a Barcellona nella gara di ritorno, che termina 0-0.

Milan 1987-88 rosa e formazione tipo

La rosa

PORTIERI: Giovanni Galli, Daniele Limonta, Giulio Nuciari;

DIFENSORI: Franco Baresi (capitano), Walter Bianchi, Alessandro Costacurta, Filippo Galli, Paolo Maldini, Roberto Mussi, Mauro Tassotti, Rufo Emiliano Verga;

CENTROCAMPISTI: Carlo Ancelotti, Mario Bortolazzi, Angelo Colombo, Roberto Donadoni, Alberigo Evani, Ruud Gullit;

ATTACCANTI: Massimiliano Cappellini, Graziano Mannari, Daniele Massaro, Marco van Basten, Pietro Paolo Virdis.

La formazione tipo

Galli G.; Tassotti, Galli F., Baresi, Maldini; Donadoni, Colombo, Ancelotti, Evani; Gullit, Virdis (Van Basten).